“No ai fasci littori nel cimitero dei caduti”

Riceviamo e pubblichiamo 

All’avvento al potere, dopo tanti anni di violenza contro il movimento operaio e democratico e dopo aver costretto l’Amministrazione comunale alle dimissioni forzate, il fascismo non ebbe ritegno anche a strumentalizzare i caduti della Prima Guerra Mondiale.

Alle targhe commemorative con i nomi dei caduti fu apposto il simbolo del fascismo, il fascio littorio,ed esse furono esposte in Viale delle Rimembranze.

Quel simbolo rappresentava un insulto e una profanazione della memoria dei caduti, di tutti i caduti, ed in particolare delle donne, dei giovani, degli uomini che non avrebbero voluto la guerra e di quanti, anche aderenti al partito socialista e ai movimenti cattolici, si erano schierati per la neutralità e sono stati accusati dal fascismo di essere disfattisti.

A quei giovani patrioti, che erano caduti nell’enorme sacrificio della guerra, il fascismo associò il simbolo che significa militarismo e istigazione alla violenza e alla guerra.

Hanno così diviso la comunità cassanese.

Il simbolo del fascismo ha significato in seguito ancora guerra, orrore persecuzione razziale, asservimento dell’Italia allo straniero.

La Giunta comunale con la sua decisione compie un grave gesto di divisione, di insulto della memoria e alla storia, di offesa alla Lotta di liberazione dal nazifascismo, ai partigiani, all’unità antifascista.

L’onore ai caduti cassanesi della Prima guerra mondiale va reso nelle forme più alte e solenni.

Per questo ci opponiamo alla meschina decisione della Giunta comunale di fare tutt’erbe un fascio, desideriamo fare appello al buon senso, fermare operazioni di arroganza, presunzione e banalizzazione della storia, per non dimenticare, per affermare la cultura della legalità e i valori della Costituzione repubblicana. 

La sinistra di Cassano Magnago

Hanno aderito il Partito della Rifondazione Comunista, i Verdi, il Partito dei Comunisti Italiani