“Snaturata la festa del Natale e la mia missione”

«Se il tentativo era quello di far passare il Natale come una semplice festa di solidarietà, sono state snaturate la ricorrenza ed anche la mia missione». È il commento di Don Pasquale Colombo, parroco da 21 anni della parrocchia Regina Pacis, dove nella scuola elementare Pizzigoni, la settimana scorsa, gli è stato vietato dalla preside di impartire la benedizione natalizie ai bambini. Al Parroco è stato concesso solo di poter incontrare gli alunni per augurare un buon Natale, ma con la condizione di non fare alcuna benedizione o riferimento religioso.  

«Mi sono state date motivazioni diverse: una che non erano ammessi estranei nella scuola, l’altra che non si voleva urtare la sensibilità di bambini di altre religioni – prosegue Don Pasquale -. In 21 anni che vado nelle scuole per la benedizione non è mai accaduta una cosa del genere. Anche gli stessi insegnanti e genitori erano molto perplessi».
Il Parroco rimane molto calmo nell’esprimere la propria opinione, ma non nasconde un certo turbamento: «Ci sono rimasto molto male, anche perché la benedizione sarebbe avvenuta cond delicatezza, durante l’intervallo, nel corridoio della scuola. Chi non voleva partecipare, poteva stare in classe o altrove. Non avrei obbligato nessuno ad assistere e questa forma di benedizione non metteva assolutamente in difficoltà».  

Quanto accaduto è destinato a sollevare ancora diverse polemiche, visto anche i numerosi commenti giunti da parte dei lettori. «Ho chiesto all’assessore all’istruzione di farmi sapere se si sia trattato di una decisione arbitraria della preside o di una decisione presa da altri livelli – chiude il Parroco -. Hanno detto che mi avrebbero fatto sapere. Sicuramente, a livello di comunità, organizzeremo un incontro per capire meglio cosa sia accaduto. Soprattutto perché, considerando che da noi non ci sono mai stati problemi di integrazione, c’è sempre stato molto rispetto per le altre religioni».