Alitalia, è tutto deciso?
La trattativa tra compagnia aerea, Governo e AirFrance è partita, i politici e i sindacati si muovono, ma dal sito della compagnia non è già più possibile prenotare alcuni voli
Alitalia-AirFrance, siamo agli sgoccioli. Il 7 gennaio prossimo dovrebbero arrivare in Italia i tecnici francesi per valutare conti e stato della (quasi) ex compagnia di bandiera. La trattativa per la cessione del 49,9 per cento del vettore è giunta ad un momento di svolta con la trattativa esclusiva con la cordata franco-olandese, ma i dubbi e le critiche restano. I politici del Nord sono pronti a dare battaglia: la Lega Nord (Bossi, Maroni, Boni, Giorgetti in prima fila), affiancata dal presidente della Regione Formigoni e dal sindaco di Milano Moratti, annuncia una marcia su Malpensa per il prossimo 19 gennaio per difendere l’hub della brughiera contro le scelte centraliste di Roma. Gli uomini del centrosinistra stanno col Governo, ma promettono di vigilare su tagli e licenziamenti che si preannunciano numerosi e dolorosi. I sindacati hanno le antenne alzate, aspettano che siano resi noti i numeri del piano industriale e intanto incassano le richieste di procedure di licenziamento (catering, pulizie, handler ecc…). Il governo nel frattempo sta studiando la possibilità di ricorrere alla Corte costituzionale contro una legge della Lombardia che consente alla Regione di avere un rappresentante nel comitato di coordinamento aeroportuale (Assoclearance), deputato a definire l’assegnazione degli slot aerei: ipotesi questa che ha scatenato ulteriori proteste degli amministratori del Nord.
Il vero nodo sembra essere quello di Malpensa. I vertici di AirFrance (come quelli di Alitalia), vanno decisi verso la chiusura delle rotte che ritengono, dati alla mano, in perdita: non tanto e non solo i voli intercontinentali (14 tagliati su 17 dal prossimo aprile), alcuni dei quali redditizi come il Milano-Tokio o il Milano-Buenos Aires che saranno confermati con il New York (il tanto esaltato Malpensa-Shanghai perde 20 milioni l’anno a fronte di un buco annuale totale a Malpensa stimato da Alitalia in 200 milioni, mentre un altro dato recita che 7 italiani su 10 non partono né da Roma né da Milano per volare in altri continenti), ma soprattutto quelli cosiddetti di feederaggio (130 quelli che salteranno), quelli cioè che giungono a Malpensa proprio per riempire i voli intercontinentali (cosa che avviene in ogni aeroporto definito hub, cosa che a Malpensa non è mai decollata): alcuni voli hanno fatto registrare negli anni percentuali di riempimento ridicole, come il Milano-Ancona o il Milano-Trieste, il Milano-Pisa e il Milano-Firenze. Le ragioni vanno ricercate nel fiorire di scali minori in tutto il Nord Italia, che hanno privato Malpensa di migliaia di passeggeri scegliendo alleanze con altri aeroporti (Francoforte, Zurigo, Parigi, Lione, Monaco); la trattativa con AirFrance, sostengono altri, consoliderebbe un accordo già in atto dal 2001 tra Alitalia e il vettore francese: la tratta Malpensa-Charles De Gaulle è quella conta più passeggeri in assoluto (poco meno di 800 mila nel 2006), mentre Linate, indicata da molti come causa delle perdite di traffico a Malpensa, ne trasporta meno di 400 mila. Secondo i vertici di AirFrance-Klm Malpensa non è mai stato un hub di per sé, ma ha servito e serve tuttora altri hub come Zurigo e Francoforte, preferiti dai passeggeri per servizio offerto e qualità degli aerei.
Nel frattempo, con la trattativa esclusiva con la dirigenza franco-olandese aperta da Alitalia e dal Governo, sul sito della compagnia italiana sembra già essere tutto deciso: se infatti si fa una semplice prova di prenotazione per le rotte che secondo il piano industriale provvisorio elaborato dal presidente di Alitalia Maurizio Prato dovrebbero essere tagliate, scegliendo come periodo la prossima estate o la primavera inoltrata, si scopre che per raggiungere destinazioni oggi servite da Milano bisognerà transitare da Fiumicino oppure da Orio al Serio. Anche a piloti e assistenti di volo la compagnia avrebbe già indicato le variazioni per i turni a partire dal prossimo aprile: è dunque tutto già deciso?
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