Il Ponte del Sorriso non sarà un semplice ospedale

Lettera aperta del Comitato Tutela Bambino in Ospedale ha inviata al vice segretario provinciale dell'UDEUR Tucci

Pubblichiamo la lettera aperta che Emanuela Crivellaro, del Comitato Tutela Bambino in Ospedale ha inviato al vice segretario provinciale dell’UDEUR Tucci

Gentilissimo vice segretario provinciale dell’UDEUR Tucci,
ho letto con attenzione la sua lettera, soprattutto la parte che riguarda l’Ospedale Del Ponte.
La nostra associazione non si è mai schierata a favore di un luogo piuttosto che di un altro, ma ha fatto delle richieste ben precise, affinchè la struttura che è indispensabile realizzare al più presto, abbia delle caratteristiche particolari. Questo per il benessere dei nostri bambini, che attualmente subiscono pesanti disagi in tutta la Provincia, soprattutto per la mancanza di una chirurgia pediatrica e di pronti soccorsi adeguati.
La valutazione se al Circolo o al Ponte, non mi pare sia stata fatta con "condizionamenti, pressioni di ogni genere e senza obiettività", come lei sostiene nella sua lettera, ma è frutto di un dibattito che dura da oltre vent’anni, durante i quali sono stati sviscerati tutti i pro e i contro.
Certamente per certi aspetti sarebbe meglio il Circolo, ma per altri è molto meglio il Ponte. Alla fine una decisione è stata presa! E l’Ospedale del Ponte, opportunamente ristrutturato secondo le indicazioni del progetto di fattibilità preparato dai progettisti del Meyer di Firenze, risponderà perfettamente alle caratteristiche, da noi appunto volute, che deve avere un ospedale per essere davvero a misura di mamma e bambino.
Gli spazi. Le valutazioni sono state fatte. Non mi risulta che, al Circolo, ci siano edifici abbastanza grandi da contenere tutto il Del Ponte e di più, visto che il nuovo progetto aggiunge ulteriori metri quadri, se non smembrando e sparpagliando in differenti luoghi l’attuale assetto del polo materno infantile. E facendo quindi perdere quelle caratteristiche di cui sopra.
C’è certamente una soluzione per portare il Ponte all’interno del Circolo: abbattere un paio di edifici e costruirne uno unico nuovo. Ma……..visto che lei parla di costi…….costa quasi il doppio che ristrutturare il Ponte.
Al Circolo non esiste nulla, nessun ambiente che abbia una minima parvenza neonatale o pediatrica. Al Ponte qualcosa, e molto più di qualcosa, già c’è. Cosa le fa credere che costerebbe meno ricreare tutto all’interno del Circolo? A meno che lei non pensi che i neonati e i bambini possano essere accolti in ambienti creati per gli adulti, dando una semplice sistematina. Mi dispiace, ma non è così!
Certo che costerà, non tanto nella realizzazione, quanto nel mantenerlo, perchè alcuni servizi saranno doppi. Ma anche se fosse all’interno del Circolo, sale operatorie e servizi diagnostici sarebbero doppi! Che percorso pediatrico sarebbe, se pensassimo poi di far fare al bambino visite, esami ed interventi chirurgici con gli adulti, aspettando in sale d’attesa per adulti, con ambienti per adulti, con personale dedicato agli adulti?
E allora? Alzi la mano chi ritiene che spendere soldi per la salute fisica e mentale dei nostri bambini sia uno spreco!!!
Il Ponte del Sorriso non sarà un semplice ospedale dove si interverrà su pancini o polmoncini malati, ma un luogo che si prenderà cura della persona bambino, inteso nella sua interezza e ponendo al centro le sue peculiarità.
Lo spazio che è possibile occupare in un giornale, charamente non consente di chiarire tutte le perplessità. Sono, quindi a sua disposizione, per appronfodire con maggior cognizione di causa il tema da lei sollevato.

Emanuela Crivellaro
Comitato Tutela Bambino in Ospedale

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2008
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