Operazione Clone, preso uno dei cervelli
I carabinieri hanno arrestato anche l'esperto informatico che faceva affluire e ripuliva i soldi clonati
E’ finito nella rete dei carabinieri uno dei cervelli della banda che clonava care di credito, smantellata con l‘operazione "Clone". Dopo gli arresti effettuati nella notte di mercoledì 25 gennaio, ora si giunge a quello che nella banda di clonatori di carte di credito aveva il compito di far affluire i soldi, ripulirli e metterli al sicuro. Si tratta di Dan Munteanu, un rumeno di 44 anni espertissimo di informatica. I carabinieri lo hanno sorpreso mentre rientrava nella sua nuova residenza di Lainate, una villetta dove si era rifugiato dopo l’operazione dei giorni scorsi con una delle tante identità attribuitesi tramite falsi documenti. L’uomo, insieme ai 5 arrestati di mercoledì e ad un altro personaggio ancora latitante, avevano messo in piedi un’organizzazione dedita alla clonazione di carte di credito di ignari cittadini che andavano al ristorante o al supermercato pagando con la propria carta grazie ad un marchingegno applicato ai lettori di carte e a software avanzatissimi.
Gli uomini dell’Arma, travestiti da operai dell’Enel lo hanno avvicinato mentre rincasava e, qualificatisi come carabinieri, hanno cominciato a fargli delle domande. L’uomo si è presentato come Alex Vorel, mostrando anche una tinta bionda che avrebbe dovuto avallare una provenienza quantomeno teutonica, ma già dopo poco domande l’uomo è caduto in contraddizione. Dalla perquisizione dell’abitazione sono emersi elementi che hanno confermato il quadro accusatorio come carte d’identità e patenti di guida moldave con diversi nomi ma una sola foto, quella del Munteanu. Il rinvenimento di materiale informatico, infine, ha chiuso il cerchio anche sul suo ruolo all’interno del sodalizio criminale.
Ora manca all’appello l’altro esperto informatico che aveva il ruolo di posizionare vicino alle macchinette per il pagamento con carta di credito il trasmettitore di dati per la clonazione. Il suo nome è Sebastano Bisicchia, l’unico componente della banda ancora latitante.
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