Infortuni sul lavoro: la sfida della chiarezza

Comune di Gallarate e Safety Group organizzano un incontro per approfondire i contenuti del testo unico sulla sicurezza sul lavoro

Già diventato legge dal 15 maggio di quest’anno, il testo unico per la sicurezza sul lavoro abbisogna tuttora di essere compreso e applicato dai soggetti interessati dal provvedimento. A tal fine il Comune di Gallarate, Safety Group – Safety Contanct srl Consulenze e Servizi organizzano  un incontro intitolato “Infortuni sul lavoro: la sfida della chiarezza”. L’appuntamento, che si svolgerà il 3 luglio a partire dalle 17.30 presso la Sala Impero di piazza Risorgimento a Gallarate, intende approfondire i contenuti del nuovo testo unico in materia. L’occasione si annuncia preziosa considerata l’urgenza del tema, deducibile dalle cronache dei mass media, nonché la necessità di tutelare i lavoratori così come gli imprenditori e la corposità di un decreto composto da 306 articoli e 38 allegati. L’incontro è rivolto specialmente a responsabili d’impresa. «Ma anche – precisa l’avvocato Filippo Ciminelli, segretario generale del Comune di Gallarate e relatore dell’incontro – a quanti sono impegnati nella Pubblica Amministrazione, che è parte in causa, coinvolta a tutti gli effetti nella questione». «Intorno all’argomento – specifica il dottor Alberto Maria Manni, docente in sicurezza del lavoro che giovedì prossimo parlerà soprattutto di Inail – per ovvie ragioni c’è grande fermento e un’altrettanto notevole necessità di chiarezza. Lo scatto dell’obbligo della valutazione dei rischi sui posti di lavoro, cui si collega anche la messa a punto della prevenzione, era previsto per il 28 luglio. E’ di queste ore la notizia di un rinvio a gennaio 2009. Una scadenza a cui bisogna arrivare preparati». «Anche sulla base di un quadro chiaro su aspetti legislativi solo apparentemente astratti. – si aggancia l’avvocato Federica Centenaro, chiamata a intervenire, fra l’altro, sul modello esimente le responsabilità di enti e società – Dietro di essi, infatti, si possono celare responsabilità anche gravi dal punto di vista penale con le relative conseguenze, dall’interdizione all’attività all’accusa di lesioni colpose fino all’omicidio colposo». I vari interventi sono stati improntati al massimo della brevità, così da lasciare spazio alle domande del pubblico.

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Pubblicato il 27 Giugno 2008
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