La festa del Ministro tra milanisti e alpini

In Piazza Repubbica questa mattina, lunedì 2 giugno, c’era anche il Ministro dell’Interno Roberto Maroni.
L’esponente leghista era l’ospite d’onore, atteso da tutti anche dagli avventori del bar Nuovo, ritrovo dei tifosi di fede rossonera. Al suo arrivo, quindi, gli amici sportivi sono corsi fuori a salutarlo convincendolo ad un fuori programma per un caffè veloce e due commenti su un campionato che non ha riservato grosse soddisfazioni.

Poi il Ministro si è presentato all’ingresso della Piazza attendendo che il picchetto di onore rendesse il doveroso tributo.
Il Ministro ha quindi raggiunto il palco d’onore seguendo le fasi della cerimonia.
Nessun discorso e nessun commento ufficiale.

La presenza del Ministro ha comunque entusiasmato i varesini che si sono fatti avanti per stringergli la mano, nonocuranti delle gocce d’acqua che, ad intermittenza, hanno rovinato la celebrazione.

Un attimo di commozione, infine, è stato raggiunto quando Maroni ha fatto visita alla sede varesina degli alpini. Qui, il Ministro leghista ha stretto la mano al reduce della campagna di Russia Antonio Porrini, detto Tugnin, classe 1912, che non è riuscito a trattenere le lacrime.
Un bicchiere di vino insieme agli alpini e due chiacchiere con le penne nere hanno concluso la mattinata istituzionale del Ministro, abbottonatissimo sui temi di federalismo e costituzione.