In piazza i lavoratori del pubblico impiego
Presidio a Varese organizzato dal sindacato: "Il governo vuole smantellare il pubblico"
Riceviamo e pubblichiamo
Attraverso i provvedimenti di questi giorni il Governo persegue l’obiettivo di smantellare il lavoro pubblico: con il disegno di legge Brunetta e il Decreto Tremonti si negano le risorse per i rinnovi dei contratti nazionali e contemporaneamente si procede a tagli del personale e non si stabilizzano i lavoratori precari, rendendo impossibile lo svolgimento del servizio in molti uffici e aprendo così la strada ad ulteriori privatizzazioni, si effettuano tagli ai fondi di Amministrazione per mortificare la produttività si interviene per via legislativa su materie regolate dai contratti, come la malattia, i permessi e il part time, per tornare a quando i lavoratori non erano considerati impiegati e dirigenti con diritti e doveri ma soggetti rispetto ai quali alternare il bastone e la carota , secondo la convenienza elettorale.
Si tagliano i diritti e non le vere inefficienze , si attaccano i diritti e non i fannulloni.
Ma il D.L. Brunetta – Tremonti riguarda anche le condizioni di lavoro di milioni di lavoratori dei settori privati, basti pensare al fatto che:
– Viene incoraggiata una maggiore diffusione del lavoro precario attraverso la modifica della normativa sull’apprendistato, sui contratti atipici e a tempo determinato;
– Sono abolite le dimissioni on-line (si ritornerà al vecchio sistema con firma in bianco delle dimissioni);
– Viene abolito l’obbligo del riposo settimanale, con possibilità di lavorare anche 12 giorni consecutivi senza sanzioni per i datori di lavoro;
– Vengono fortemente limitati i poteri degli ispettori del lavoro per scoprire e punire il lavoro nero
– Vengono ridotte le sanzioni per le imprese irregolari;
– Viene abolito l’obbligo della visita medica per gli apprendisti.
E avranno enormi conseguenze su tutta la cittadinanza:
– Il taglio nel triennio per oltre tre miliardi di euro sui capitoli di spesa della sicurezza e della difesa della Amministrazioni dello Stato, tagli che impediranno l’acquisto di autovetture, mezzi e strumenti utili per svolgere un servizio pubblico essenziale – e se il servizio diventerà inefficiente di chi sarà la colpa? Sempre degli operatori?
– La riduzione complessiva nel triennio dell’organico delle Forze di Polizia e delle Forze Armate di circa 40.000 operatori.
– La riduzione degli organici di tutti gli enti pubblici, ospedali compresi, con la possibilità di assumere una persona ogni 10 che andranno in pensione.
Ma per camuffare tutto questo il Ministro Brunetta lancia la guerra contro il pubblico dipendente, causa di tutti i mali di questo paese, e cosa rilancia?
La visita fiscale dal primo giorno di malattia !!!! – C’è sempre stata, la differenza è che prima aveva gli stessi orari del privato, oggi è dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 20.00. Ma pensate che passerà molto tempo prima che venga estesa così per tutti i lavoratori?
Il licenziamento per chi svolge un secondo lavoro!!!!!! Anche questo c’è da sempre perché il dipendente pubblico, al contrario di quello privato, non può svolgere una seconda attività a meno che non sia a part time al 50% – da sempre !!!!!!!
La produttività (o meglio quello che ne resterà) da erogarsi solo a seguito di raggiungimento di obiettivi!!!!!! Ma se è da anni che i lavoratori pubblici ricevono il premio produzione solo al raggiungimento di obiettivi fissati dalle Amministrazioni e dal 1999 è stato anche inserito un rigido sistema di valutazione individuale tramite schede compilate in assoluta discrezionalità da parte dei dirigenti.
Tutte affermazioni false per non affrontare i veri problemi dei lavoratori tutti e di quelli pubblici in particolare, per non parlare di efficienza delle Pubbliche Amministrazioni e dei rinnovi dei Contratti di Lavoro.
L’1,7 % l’offerta del datore di lavoro “governo” per i rinnovi del biennio 2008/2009 ( circa 30 euro al mese) !!!!!! con un 3,8 % di inflazione programmata dallo stesso governo, che ha consentito di aumentare le tariffe sulla base di quest’ultima percentuale di inflazione (autostrade, telefoni, luce, acqua, gas, benzina, ecc).
Il presidio è organizzato da Cgil Cisl Uil pubblico impiego e si terrà dalle 9 alle 12 in piazza Libertà a Varese
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