Nel cantiere dell’ippodromo Mondiale
Ruspe e operai al lavoro in diversi punti delle Bettole. «Si lavora 12 ore al giorno, saremo pronti anche in caso di pioggia». Nella galleria fotografica vi mostriamo dove sorgeranno le diverse strutture
Un nastro bianco steso sulla retta di arrivo, ricoperta per metà dal primo strato della "strada" su cui le ruote più rapide del pianeta si contenderanno le maglie iridate.
Tutto attorno si muovono gli operai: un gruppo prepara le attrezzature per innalzare la tribuna dedicata a Luison Ganna, altri si muovono nel centro dell’ippodromo per preparare l’area dedicata alle diverse strutture previste.
Da lunedì scorso Le Bettole hanno iniziato a cambiare volto per trasformarsi nel cosiddetto Cycling Stadium, quello che sarà il cuore pulsante di Varese 2008.
Il cantiere procede già in diversi punti e a illustrarcelo è Giorgio Camera (nella foto in basso), il consulente della società organizzatrice che si occupa anche dei lavori in corso all’ippodromo.
«Anzitutto procede la costruzione della pista davanti alle tribune che verrà asfaltata. Qui è stato steso un tessuto drenante e utile a ripartire il carico, il Geotex, che non permette la risalita dell’acqua da sotto. Al di sopra è già iniziato il posizionamento di 40 centimetri di misto cava e fiume che serve come fondazione. Seguiranno 10 centimetri di stabilizzato, il primo strato bitumato di "Tout-venant" e infine il tappetino di asfalto vero e proprio».
All’interno della retta d’arrivo invece sono tracciati sul terreno i perimetri delle molte strutture che cambieranno volto al grande impianto sportivo.
La tribuna Ganna, la prima davanti cui sfileranno i corridori, sarà pure la prima a sorgere in questi giorni. Conterrà 480 spettatori, capienza ridotta per permettere una visuale maggiore. Ampliata invece la consorella tribuna Binda (2.645 posti) che terminerà di fronte alla tribuna "verde" de Le Bettole. Altri lavori fervono nel centro del grande anello varesino: centro stampa, studi televisivi, zona ristoranti (saranno tre: pubblico, vip e per fumatori) e zona espositiva del World’s Village esistono per ora solo sulla carta e nelle righe bianche tracciate sul terreno anche se i camion hanno già iniziato a scaricare i materiali per la loro costruzione. A buon punto invece l’area dedicata a parcheggio dei pullman delle squadre, che si trova all’interno della curva di fronte al palaghiaccio. «Tutto sarà pronto in tempo – assicura Camera – perché le ditte possono lavorare anche in caso di pioggia, anche se ovviamente il bel tempo è benvenuto. Intanto qui il cantiere è aperto dalle 7 alle 19 circa».
Tre le aziende attualmente impegnate: la varesina SIS ha vinto l’appalto comunale per realizzare il rettilineo d’arrivo, la milanese Frame si occupa delle strutture (tribune e altro) mentre alla bresciana Italtelo toccherà l’allestimento del villaggio commerciale. A coordinare il tutto lo studio dell’ingegner Attilio Bianchi di Varese.
Intanto il Cycling Stadium continua a essere alla ricerca di un nome commerciale che possa identificare l’intera struttura. La Regione Lombardia – che inizialmente pareva interessata – occuperà invece uno spazio molto importante della zona espositiva. Rimangono sul tavolo altre soluzioni ma il direttore generale Gabriele Sola mostra ottimismo. E chissà che il crescere della cittadella sportivo-mondano-organizzativa non incentivi uno sponsor a scegliere di abbinare il proprio marchio alla struttura.
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