L’Europa del ciclismo in massa sul Brinzio
Olandesi in prima fila, seguiti da francesi e belgi: i colori delle nazioni di tutto il Vecchio Continente a tifare i ciclisti dell'Under 23
I più organizzati sono, come sempre, sono gli olandesi. Schierati sulla piazzola per camper alla Motta Rossa, i tifosi in arancione hanno creato un vero accampamento, con tavolini, sedie da campo, decorazioni sull’asfalto e bandiere dei Paesi Bassi lungo le transenne. Sono le avanguardie dell’Europa tifosa di ciclismo, quelli che non hanno intenzione di perdersi nemmeno una delle sei prove mondiali: al culmine della Motta Rossa, a poche centinaia di metri dall’arco dei 15 chilometri al traguardo, gli stranieri sono – se non i più numerosi – i più visibili.
«Tifiamo per la nostra squadra nazionale. Per tutti e nessuno in particolare» spiega il padre di una famiglia olandese, con bimbe biondissime e suocera al seguito già schierate sulle seggiole ai margini della strada. La loro base operativa è alla Schiranna, ma sono arrivati qui la mattina molto presto. Tutti insieme i vari gruppi di olandesi hanno dipinto scritte e una bandiera con il gessetti sull’asfalto, riempito le transenne di vessilli rosso-bianco-blu, nel punto in cui termina l’ultima rampa della salita: i tifosi venuti dal nord non improvvisano mai, già settimana scorsa se ne vedevano alla ricerca dei punti migliori sul Montello.
La maggior parte del pubblico si assiepava però più avanti, nel breve tratto pianeggiante dove era posto l’arco dei meno quindici al traguardo: tra gli abitanti dei paesi attraversati, fieri di ospitare (anche solo per due giorni, nelle due crono Under 23 e Donne) i corridori di tutto il mondo, e gli appassionati saliti qui in bicicletta da tutta la Provincia (e non solo), anche qualche famiglia inglese e belga. Tre attempati signori olandesi si sono arrampicati persino sul muro del cimitero, con tanto di bandiere. Ma i più visibili e, a modo loro, pittoreschi, sono due amici francesi armati di grandi tricolori bianco-rosso-blu: Lionel viene da Belfort, Michel da Chartres, si sono accampati sulla salita dei Ronchi decisi a gustarsi l’intera settimana mondiale. Pronostico per la gara di domenica: Lionel punta sul nostro Bettini, Michel scommette su Alberto Contador. «Tra i nostri, l’unico con qualche chance è Salvain Chavanel». Al passaggio dei due atleti francesi in gara si scatenano in un tripudio di «allez, allez» e «bon courage». Ma neanche loro, come tutti, negano un applauso per ognuno degli atleti che passano dalla Motta Rossa. Perché questo è il pubblico del ciclismo: si tifa per i propri beniamini, ma si incitano tutti quelli che faticano sulla strada.
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