L’ascolto del minore nel processo penale, si discute a Como

Il convegno è in programma il 10 ottobre al Chiostro Sant'Abbondio

Come acquisire la testimonianza di un minore durante un processo penale? Come valutare questo genere di dichiarazioni? La cronaca recente, con le denunce per abusi sessuali nei confronti di minorenni, come, ad esempio, nei casi della scuola materna di Rignano Flaminio e dell’asilo di Brescia, hanno riportato l’attenzione sul tema delle modalità di acquisizione delle dichiarazioni di soggetti in tenera età. Magistrati, docenti universitari, criminologi, psicologi e avvocati si riuniranno a Como proprio per dibattere di questi temi, nell’ambito del convegno di studio: “L’ascolto del minore nel processo penale”, in programma nel Chiostro di S. Abbondio, il prossimo 10 ottobre 2008, a partire dalle ore 14.30.

 

Nella parte introduttiva dei lavori saranno delineate, dal dott. Lucio Camaldo dell’Università di Milano, le problematiche attinenti al bilanciamento tra esigenze di accertamento del reato, tra cui in particolare la garanzia della genuinità della prova e le forme di salvaguardia della personalità del minore coinvolto nel procedimento penale.

 

Il dott. Marco Ghezzi, magistrato presso la Procura di Milano, analizzerà le modalità di assunzione della testimonianza del minore nella fase investigativa da parte del pubblico ministero o della polizia giudiziaria, specialmente nei casi di violenze sessuali.

 

Una particolare attenzione sarà poi dedicata dal dott. Nicola Clivio, GIP del Tribunale di Milano, all’incidente probatorio, strumento di acquisizione della prova recentemente introdotto dal legislatore, dando particolare rilievo alle questioni applicative della procedura incidentale e alle modalità di “audizione protetta” del minore. A tal riguardo assume rilevanza il contributo dello psicologo che può essere chiamato ad intervenire nell’assunzione della prova, con particolare riferimento alla formulazione delle domande per una corretta audizione del minore, su cui si intratterrà la relazione della dott.ssa Luisa Della Rosa (Psicologa, psicoterapeuta, direttore scientifico CtiF – Centro per la Cura del Trauma all’Infanzia e alla Famiglia).

 

Le esigenze di tutela del minore non possono, tuttavia, comportare un sacrificio della garanzia del contraddittorio e anche dei diritti della difesa del presunto autore del reato: su questo tema si soffermerà la relazione dell’avvocato Laura De Rui, che metterà in evidenza eventuali profili problematici della attuale disciplina dal punto di vista del difensore.

 

Anche nell’ipotesi di audizione del minorenne autore di reato nel processo dinanzi al Tribunale per i minorenni vi è la necessità di acquisizione del contributo del minore imputato, senza tuttavia che siano sacrificate le esigenze di tutela di tale soggetto, la cui personalità è ancora in fase di formazione, come sarà illustrato dalla dott.ssa Anna Zappia (Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Milano).

 

Le conclusioni, affidate alla prof.ssa Francesca Ruggieri dell’Università dell’Insubria, evidenzieranno il tema della  valutazione delle dichiarazioni rese dal minorenne nel processo penale, quali emergono in particolare da alcune recenti pronunce della Corte di Cassazione, nonché delle Corti di merito e che possono costituire valide linee guida per stabilire l’attendibilità e la credibilità del minore di età, soprattutto nelle ipotesi in cui sia anche vittima di violenze sessuali.

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Pubblicato il 06 Ottobre 2008
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