Capire la crisi di oggi per diventare gli operatori economici del futuro

Lectio magistralis di apertura del Master in Merchant Banking, a cura del professor Valter Lazzari

«Se la finanza non funziona, non può funzionare nemmeno l’economia»: con queste parole il professor Valter Lazzari (nella foto), Preside della Facoltà di Economia dell’ Università Carlo Cattaneo – LIUC ha aperto questa mattina la lectio magistralis di inaugurazione della nona edizione del Master in Merchant Banking.
Al centro del suo intervento, la crisi finanziaria: «Non è la prima volta – ha detto Lazzari – che il settore finanziario si trova ad affrontare una crisi di questa portata: basti pensare agli anni ‘20, che furono caratterizzati da una fase molto negativa di percezione sociale della finanza».
Lazzari ha delineato i tratti fondamentali di questa crisi, in tutto e per tutto “reale”, in quanto affonda le sue radici nelle distorsioni del settore immobiliare statunitense e determinata da un over investment: «È partita – ha continuato –  come crisi da eccesso di investimenti, ma sta diventando una crisi da calo di domanda, con serie ripercussioni in termini di riduzione dei consumi. Ha inoltre una portata generale, a livello di settori ma anche di Paesi e si prevede si possa protrarre fino alla fine dell’anno».
Dal settore immobiliare a quello finanziario, il passaggio si è giocato sul sopraggiungere di problemi di solvibilità e liquidità per le banche: «Si è inoltre sviluppato un modello di business non giustificato dal punto di vista economico, che prevede che la banca origini credito e lo divida tra tanti investitori in tutto il mondo, in virtù di una spinta regolamentare ma anche di un  frazionamento del rischio».
Per frenare la crisi, secondo Lazzari, «le banche devono adoperarsi per ricostituire il capitale e attenuare il principio del cosiddetto “fair value”, pur nella difficoltà di un momento in cui non riescono a condividere le liquidità a livello di sistema, trovandosi a dubitare le une delle altre».
E quali sono invece le implicazioni più immediate per le imprese? «In primo luogo la minore disponibilità di credito, nonché un suo maggior costo, ma anche effetti gravi per i mutuatari più deboli, il tutto però in un contesto, quello italiano, in cui le banche risultano meglio patrimonializzate rispetto ad altri Paesi».§
Soffermandosi sulle misure che le autorità pubbliche stanno adottando per fronteggiare questo difficile momento, Lazzari ha ricordato «la ricapitalizzazione delle banche, la tutela dei depositi, la garanzia statale sui nuovi finanziamenti alle banche, l’estensione della capacità di funzionamento da parte della Banca Centrale d’Europa, il finanziamento diretto alle imprese».
Una lezione che ha permesso agli studenti del Master di entrare subito nel vivo dei contenuti del corso, ma soprattutto di approfondire il difficile scenario in cui si troveranno ad agire da futuri operatori del settore finanziario.
Il Master Universitario in Merchant Banking, diretto dalla professoressa Anna Gervasoni (nella foto), intende formare figure che risultano attualmente assenti nel contesto formativo italiano e molto richieste dal mercato, con particolare riferimento alle merchant e investment banks, alle società di private equity e venture capital, alle società di intermediazione e gestione del risparmio, alle divisioni corporate finance delle società di revisione, alle società di M&A, alle imprese per la funzione di pianificazione e sviluppo e di corporate buyer, alle società di consulenza strategica e finanziaria.
Nelle precedenti edizioni, sono stati formati oltre 170 partecipanti, dei quali il 90% ha trovato occupazione nel mondo dell’investment banking, del private equity e della consulenza finanziaria.
Tale risultato è stato raggiunto anche grazie all’offerta di stage nell’ambito del Master, che annovera alcune tra le più importanti istituzioni finanziarie del settore, tra cui Caboto, Fineurop Soditic, FitchRatings Italia, Monte dei Paschi Venture, PriceWaterhouse Coopers.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2009
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