Formidabili quegli anni. Il ’68 di Mario Capanna va in teatro
Appuntamento al Fratello Sole di Busto Arsizio venerdì 16 gennaio alle 21
Riprende la rassegna teatrale Bussole al TeatroFratelloSole, V.
M.D’Azeglio 1 in Busto Arsizio, Venerdì 16 gennaio 2009 alle 21, con "Formidabili quegli anni" tratto dal libro di Mario Capanna, una produzione Tieffe Stabile d’innovazione-Milano, con Giulio Casale, musiche di scena composte ed eseguite dal vivo di Carlo Cialdo Capelli. La regia è di Emilio Russo, disegno luci e oggetti di scena di Paolo Casati,
Florindo Di Paolo, Guido Buganza. Il costo del biglietto è di 16 euro (12 il ridotto).
Torna dunque al Fratello Sole Giulio Casale con il suo TeatroCanzone dopo il successo riscosso a Busto lo scorso anno con "Polli d’allevamento" di Gaber-Luporini. Nuovamente un lavoro teatrale, questo tratto dall’omonimo testo di Capanna, che nella raffinetezza ed intelligenza dell’esecuzione accompagna il pubblico fra memoria di ieri e pensieri sui riflessi di un passato che vibra ancora oggi, nelle emozioni disempre… ed il ricordo si fa presente.
Il ’68 fu un "rasoio che separò’ il passato dal futuro".Il desiderio è
di offrire una sorta di "com’era" e il com’è di una storia ancora
recente, che alcuni hanno vissuto, tutti ricordano, alcuni mitizzano e
altri rinnegano. Il ’68 non è solo l’anno delle rivolte studentesche
che dagli Stati Uniti dilagano in Francia, in Germania,in
Italia, altrove, ma è anche quello del terremoto del Belice, delle
offensive del Tet in Vietnam, degli assassinii di Martin Luther King e di Bob Kennedy, della Primavera di Praga e dell’invasione della
Cecoslovacchia, della vittoria dell’Italia agli Europei di calcio,
dell’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI, della strage della Piazza
delle tre culture e dei pugni chiusi guantati di nero dei velocisti di
colore Usa delle Olimpiadi del Messico, dell’elezione di Nixon come Presidente degli Stati Uniti… dei braccianti di Avola.
Ha detto Mario Capanna, protagonista di quell’epoca tumultuosa e feconda: "Del ’68 ho avuto modo di raccontare e scrivere in infinite occasioni. E’ stata un’esperienza fondamentale e niente affatto esaurita e ad ogni decennio non si contano le innumerevoli iniziative che ne ricordano i fatti, gli sconvolgimenti politici e culturali, le conseguenze storiche. Mai però, fino ad ora, mi era stata prospettata la possibilità di rappresentare teatralmente un mio libro dedicato a quello straordinario periodo: ‘Formidabili quegli anni’. Quando poi ho mi è stato riferito che il protagonista del progetto sarebbe stato Giulio Casale ho sciolto anche i dubbi residui".
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