“I Comuni non accettino nuovi insediamenti industriali in Valle Olona”
Le associazioni aderenti all'Osservatorio Valle Olona non mollano la presa e chiedono impegni precisi alle amministrazioni locali
LOsservatorio per la salvaguardia della Valle Olona (OSVO) torna all’attacco sulla questione della nuova centrale energetica Kataoil in fondovalle tra Cairate e Lonate Ceppino, e pone una questione di principio invitando tutti i Comuni dell’area a rigettare ogni proposta di insediamenti produttivi nelle immediate vicinanze dell’asta fluviale, in un ambiente che si vuole valorizzare e riscoprire.
"Il 21 novembre scorso" ricordano gli estensori del comunicato odierno "le associazioni dell’Osservatorio – Comunità Giovanile, Domà Nunch, Naturalmente Seprio, CIPTA, Excalibur – inviavano una lettera ai Sindaci della media Valle Olona per capire se essi fossero a conoscenza del progetto dell’impianto Kataoil e se l’organo direttivo del Parco Locale Rile-Tenore-Olona avesse avuto modo di approfondire l’argomento ed esprimere un parere; chiedevamo la posizione dei Comuni e della Provincia su questa delicata e vitale questione per la Valle: attenderci delle risposte dalle Amministrazioni Comunali della Valle, rappresentava per noi un passo importante per verificare se si potesse ancora tacere sullo scandalo di nuove concessioni industriali in riva all’Olona , ossia accettare il ritorno di quella vecchia politica di speculazione delle risorse della Valle che negli ultimi dieci anni sembrava essersi smorzata proprio grazie all’opera meritoria dei Parchi Locali di Interesse Sovraccomunale (PLIS), voluti dagli stessi Comuni".
L’attesa era per una risposta sollecita da parte dei sindaci, "ma ad oggi nessuna presa di posizione". Più ricettiva la Provincia di Varese che "ha dimostrato interesse al problema e ha già calendarizzato un incontro nelle prossime settimane. Passato un mese, non avendo avuto nessuna risposta dai Sindaci, abbiamo chiesto e ottenuto al Comune di Castiglione Olona un incontro urgente, tramite l’assessore Enrico Vizza ".
L’OSVO lamenta quindi la "mancanza di coraggio" delle Amministrazioni Comunali. In testa Lonate Ceppino, la cui posizione sul tema della Valle "è quella più ambigua: se da una parte nel 2008 ha appoggiato l’infausto progetto Kataoil, dall’altra ha aderito al PLIS Rile-Tenore-Olona: probabilmente certe adesioni sono più utili alla visibilità politica piuttosto che a migliorare l’assetto naturale del territorio vallivo. E che dire del silenzio dei Comuni confinanti, come Castelseprio? Pare che quello che succede alla porta accanto non interessi a nessuno…"
Gli esponenti dell’OSVO rincarano osservando che al di là dei problemi legati "alla qualità dell’aria e delle acque derivanti da un simile impianto", ciò che più li preoccupa "è la presenza di qualche Amministrazione che agisce in controtendenza e che, anziché tutelare e valorizzare dal punto di vista naturalistico e agricolo la Valle, ancora ne favorisce un’anacronistica industrializzazione, peraltro con attività fortemente impattanti e private , che non possono avere un futuro. Ora esigiamo l’impegno da parte dei Comuni confinanti a prendere posizione sulla creazione di nuove industrie in Valle".
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