Mobilità, le associazioni chiedono di essere ascoltate
Lunedì approda in consiglio comunale il Piano Urbano della Mobilità. Acli, Legambiente e Salvagallarate chiedono più spazi di discussione.
La società civile chiede di essere coinvolta nel percorso che porterà al Piano Urbano della Mobilità: Legambiente, Acli Gallarate e Comitato Salvaguardia della Città hanno infatti inoltrato una richiesta formale all’Assessorato e ai dirigenti per poter discutere delle tematiche evidenziate nelle precedenti riunioni in commissione «e più precisamente del documento del PUM».
«Abbiamo partecipato a quella riunione come uditori – spiegano le tre associazioni cittadine nella comunicazione inviata a Massimo Bossi – ma non abbiamo avuto la possibilità di approfondire i contenuti delle proposte, né porre domande, né avere risposte esaurienti in merito. Ci pare che il documento in questione abbia un’importanza notevole nel prosieguo, sia della redazione del PGT, sia nella procedura di formazione della VAS, e richieda necessariamente di essere illustrato anche alle sottoscritte Associazioni», come espressione della società civile gallaratese. I tre sodalizi lamentano non solo di non esser state coinvolte, ma considerano che in generale non ci siano stati sufficienti «spazi di valutazione e discussione».
Ma di cosa si parla? Il Piano Urbano della Mobilità – ridotto in sigla: PUM – è uno dei tasselli che compongono il Piano di Governo del Territorio, il nuovo strumento che regolerà la crescita della città. Il PUM ha come obiettivo quello di individuare un insieme organico di interventi sulla mobilità comprendenti le infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, gli interventi per la mobilità dolce (a piedi e in bicicletta), i parcheggi di interscambio, il governo della domanda di trasporto, i sistemi di controllo e regolamentazione del traffico. In modo da garantire il diritto alla mobilità di tutti, senza finire stritolati dal traffico.
Al PUM si accompagna il Piano Generale Urbano del Traffico, che si occupa solo della regolazione del traffico automobilistico e che è già stato messo in cantiere a Gallarate: «il Piano del Traffico 2008 è stato adottato a dicembre: a nostro giudizio la discussione/approvazione dei due Piani si sarebbe più correttamente dovuta fare in contemporanea. E, caso mai, si sarebbe dovuto approvare prima il Piano della Mobilità e poi quello del Traffico» aggiungono le associazioni, che ricordano di aver presentato quattro osservazioni sul piano del traffico.
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