Acuto di Farioli al concerto di Uto Ughi: “Revoco le dimissioni”
Dopo l'annuncio-choc in consiglio, la revoca in basilica davanti a Uto Ughi e monsignor Agnesi
Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli ritira le dimissioni. E, tornando sui suoi passi, ha pensato bene in chiusura dello straordinario concerto tenuto in San Giovanni da Uto Ughi con i Filarmonici di Roma, di ricorrere ad un nuovo coup de théâtre, stavolta ad orari più umani. «Sarei un vigliacco se non revocassi domani le dimissioni che ho dato martedì» ha concluso a sorpresa – per il luogo e il momento, non certo per l’esito della crisi – dopo aver ringraziato con alate parole il maestro Ughi ed avergli consegnato la Rosa d’Oro concessa dai Fioeu daa Stràa Balòn. Il vero "capriccio", quindi più che quello poco prima superbamente interpretato dal maestro, è stato quello improvvisato dal sindaco. Uscire dal pasticcio in cui si era cacciato con l’inopinato annuncio in consiglio comunale di martedì scorso, del resto, non era facile: occorreva un’altra uscita pubblica per la rentrée. E da consumato attore, rubando la scena ai prossimi protagonisti del Baff, non dal palcoscenico bensì dal pulpito, Gigi Farioli si è smentito.
Dove invece non si è smentito affatto è stato nel perorare la causa della cultura musicale e il ruolo della città di Busto Arsizio, e Uto Ughi stesso, prima che la politica conquistasse il proscenio anche in basilica, lo aveva elogiato pubblicamente per l’impegno personale profuso in tal senso. Organizzata in tempi record una serata che ha voluto sottolineare come «indimenticabile», e reso il loro ai vari sponsor e aziende coinvolte, in particolare la BCC di Busto Garolfo e Buguggiate («che in tempi di banche screditate, acquisisce credito investendo in cultura»), Farioli ha invitato i bustocchi a non lasciarsi prendere dalle nostalgie per il passato, semmai uno spunto per il presente e il futuro. Futuro che ha voluto omaggiare con gli inviti ai giovani studenti delle scuole superiori e di quelle musicali che riempivano gran parte delle prime file. «Busto sia capitale anche culturale» l’invito patriottico del sindaco. E in questa chiave (di violino, naturalmente) non poteva mancare l’annuncio che presto la città avrà un liceo musicale: «L’amministrazione mette a disposizione una villa patrizia di sua proprietà perchè diventi la casa della musica». Se son rose, fioriranno. Intanto una grossa spina è stata tolta. Sipario.
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