Alla Cobra niente cassa integrazione . L’azienda “anticipa” i soldi ai lavoratori

Accordo di "solidarietà" tra azienda, operai e impiegati. Da marzo a maggio si lavorerà 80 ore in meno con la stessa busta paga. L'azienda garantirà 20 ore che i lavoratori restituiranno con lavoro effettivo entro la fine dell'anno. Il resto sarà coperto da ferie e permessi retribuiti. Soddisfatti i rappresentanti di Fim Cisl e Fiom Cgil, firmatari dell'accordo

Niente cassa integrazione per la Cobra AT spa, società quotata in borsa nel 2006 e marchio varesino leader nella produzione di sistemi di allarme, antifurti e geolocalizzatori per auto. A causa del calo degli ordini, i lavoratori lavoreranno meno ore ma riceveranno gli stessi soldi in busta paga, perché una parte dello stipendio (20 ore) sarà anticipata dall’azienda. L’accordo, siglato da Fim Cisl e Fiom Cgil , sarà operativo da lunedì sedici marzo. In totale la riduzione ammonta a 80 ore in meno per ogni lavoratore per un periodo di due mesi. Gli operai della produzione e del magazzino lavoreranno 2 ore in meno al giorno, mentre gli impiegati si accorderanno con i responsabili per recuperare ferie arretrate. L’accordo avrà validità fino a maggio, in attesa di capire cosa succederà al mercato delle auto, settore in cui opera la Cobra.

I lavoratori non perderanno, dunque, nemmeno una lira. Oltre al "prestito" garantito dall’azienda, le rimanenti ore saranno coperte da ferie e altri permessi retribuiti. Al momento della ripresa del mercato i lavoratori restituiranno le 20 ore anticipate con altrettante ore di lavoro effettivo.
«Si tratta di una misura significativa in un momento molto difficile – commenta Mario Ballante della Fim Cisl – . I lavoratori l’hanno approvata all’unanimità, apprezzando molto l’accordo raggiunto. La rsu (rappresentanza sindacale unitaria ndr) incontrerà l’azienda a scadenza mensile per monitorare l’applicazione dell’accordo e l’andamento dei carichi di lavoro».
Un segnale importante che arriva dall’economia reale. Non più di un mese fa, in occasione della firma dell’accordo tra le parti sociali e alcune banche  per l’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori, era stato fatto un appello alla responsabilità delle aziende. Allora si chiedeva agli imprenditori di non approfittare dell’accordo, soprattutto a chi ne aveva le possibilità si sollecitava l’anticipo dell’ammortizzatore sociale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Marzo 2009
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