L’Europa in bicicletta grazie a Ciclocittà
L'associazione di piazza De Salvo propone un fitto calendario di iniziative e gite, anche di più giorni: "Pedalì" , alla scoperta dei luoghi dell'artista catalano surrealista, e "U giru di Corsica ciclistu", per scoprire le bellezze dell'isola su due ruote
Volete farvi un bel giro in bicicletta sulle tracce del pittore spagnolo Salvador Dalì? Ciclocittà, associazione che ha come scopo favorire il turismo in bicicletta e la mobilità pedonale, vi propone “PeDalì”, una pedalata di 500 km nella Catalunã “surrealista”. Questa è una delle tante iniziative previste dal fitto calendario dell’associazione di piazza De salvo che propone escursioni anche in Corsica (U giru di Corsica ciclistu), nel cuore della Val Grande, sul Lago D’Iseo e sul lago D’Orta. In bicicletta da marzo a novembre. Gite di più giorni, ma anche pedalate da realizzare in giornata alla scoperta dei parchi e delle ville. «Abbiamo aumentato le vacanze lunghe – dice Rossana Chiodi, presidente di Ciclocittà – e ci stiamo muovendo su tutto il territorio. Oltre alle pedalate all’estero abbiamo anche 17 gite in giornata. Insomma, ci sono attività per tutti i gusti ».«Va ribadito, che non si tratta di cicloturismo bensì di turisti in bicicletta» aggiunge il consigliere Bruno Dalla Valle. Ciclocittà infatti non ha come obiettivo l’agonismo.
Il recente campionato mondiale di ciclismo ha avuto il merito di portare la bicicletta ovunque, anche nelle vetrine dei negozi, e di aver promosso iniziative significative sul piano culturale, ma ancora insufficienti su quello operativo. «Il bike sharing puo’ funzionare se è organizzato in un certo modo – spiega Giuseppe Ferrari, consigliere di Ciclocittà – . I dati forniti dall’Avt dicono che l’utilizzo più significativo è quello nel tratto che va dalla stazione ferroviaria a Bizzozzero, dove ha sede l’università. Per potenziarlo occorre un investimento finanziario, anche attraverso i bandi delle fondazioni o uno sponsor. In questo caso sarebbe necessaria la presenza come accade in altre università del mobility manager».
Il recente campionato mondiale di ciclismo ha avuto il merito di portare la bicicletta ovunque, anche nelle vetrine dei negozi, e di aver promosso iniziative significative sul piano culturale, ma ancora insufficienti su quello operativo. «Il bike sharing puo’ funzionare se è organizzato in un certo modo – spiega Giuseppe Ferrari, consigliere di Ciclocittà – . I dati forniti dall’Avt dicono che l’utilizzo più significativo è quello nel tratto che va dalla stazione ferroviaria a Bizzozzero, dove ha sede l’università. Per potenziarlo occorre un investimento finanziario, anche attraverso i bandi delle fondazioni o uno sponsor. In questo caso sarebbe necessaria la presenza come accade in altre università del mobility manager».
Il comune ha chiesto la collaborazione a Ciclocittà e Legambiente per sviluppare progetti legati alla mobilità sostenibile. Uno di questi è “Vainbici”, progetto che punta a ridurre l’inquinamento e il traffico, realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Asl, Varese Europea, a cui ha contribuito della Fondazione Cariplo. L’associazione collabora anche con le scuole della città per promuovere la cultura della mobilità sostenibile.
Gli iscritti all’associazione, che è affiliata Fiab (Federazione amici della bicicletta), sono 150. Associarsi a Ciclocittà costa 15 euro, assicurazione compresa.
Per ulteriori informazioni: Ciclocittà piazza De Salvo 8, 21100 varese. Tel. 0332812059
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