Gozzini: «Il mio voto? Un 83 che vale 100»

Il direttore generale dell'azienda ospedaliera Sant'Antonio abate replica alle critiche che gli sono state mosse dopo il voto deciso dal Pirellone

«Il mio 83? Vale 100». È amareggiato il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Gallarate Armando Gozzini che non ha gradito le interpretazioni al giudizio che ha dato la Regione sul suo operato: 83, solo un punto in più dell’ultimo in classifica con 82. Per il dg le ragioni di quel voto sono altre: « Io credo che ogni giudizio vada inquadrato nella situazione personale e aziendale. Io, alla prima esperienza, in una realtà che ha sicuramente meno complessità di Varese e indubbiamente un carico di lavoro inferiore a Busto, ho meritato un voto inferiore ai miei colleghi varesini. Non si può dire, però, che non abbia lavorato o che i risultati non ci siano. Semplicemente è un giudizio di attesa».

A suo favore, Armando Gozzini rivendica il lavoro di riorganizzazione totale avviato e che ha riguardato sia la parte amministrativa sia quella sanitaria: « Si poteva scegliere di mantenere l’esistente limitando gli sforzi e i problemi. Io, invece, ho preferito rimettere tutto in discussione, analizzando ogni dettaglio di qualsiasi processo produttivo: flussi, spese, carichi di lavoro, approvvigionamenti. Rivedendo i criteri di spesa, per esempio, abbiamo risparmiato un milione e mezzo di euro che abbiamo investito in servizi. Ho avviato uno studio approfondito della sicurezza per capire i punti deboli e le eventuali criticità di quest’azienda che ha immobili secolari».

Il direttore ha affrontato anche l’operatività dei diversi comparti, assumendo, innanzitutto, una ventina di figure tra medici e infermieri, mettendo in piena attività i tre piani del Trotti Maino a cui presto si aggiungerà la ginecologia.  Su Somma, Gozzini ricorda gli investimenti nel blocco operatorio con l’imminente riapertura della sala chiusa recentemente e che sarà poi affiancata da altre due sale chirurgiche. Per Gallarate ha ricordato i lavori per il centro trasfusionale, gli investimenti per informatizzare le procedure e quelli per l’emodinamica che entro fine anno avrà una nuova macchina : « Lasciare che le cose proseguano senza intervenire è più semplice, ma si rischia che tutta la struttura imploida. Sono certo che dal prossimo anno, questo lavoro darà risultati importanti che otterranno riconoscimenti da tutti».

Per gli scettici o i detrattori, Gozzini ha voluto riassumere progetti, cantieri e obiettivi nella rivista Percorsi sanitari: nel numero 3 del dicembre scorso vegno ricordati tutti i passi compiuti. nero su bianco l’impegno quotidiano.

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Pubblicato il 27 Aprile 2009
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