I centri commerciali di viale Milano potranno trasferirsi sulla 336
Dopo il 2011 via libera al trasferimento anche nell'area di Sky City. Nel documento d'inquadramento spunta anche un premio volumetrico per chi costruisce con criteri ecologici
I centri commerciali troveranno casa a Sky City? L’ipotesi di un trasferimento da viale Milano si affaccia nel corso della commissione chiamata ad aggiornare il documento di programmazione dei piani integrati d’intervento che daranno forma al nuovo quartiere. «Abbiamo in mente una razionalizzazione del comparto di viale Milano, ma non è detto che i centri si trasferiranno all’interno della variante 336» spiega l’assessore all’urbanistica Massimo Bossi. Nessuna certezza dunque sullo sbarco della grande distribuzione all’interno di Sky City, che dovrebbe essere un quartiere dedicato al terziario avanzato, alla logistica, alla residenza. Certo l’ipotesi non è proprio esclusa: «ma in ogni caso – continua Bossi – sarebbe successivo al 2011, alla scadenza del piano d’area di Malpensa», lo strumento sovracomunale all’interno del quale è inquadrata anche l’area di Sky City. Dopo il 2011 lo sviluppo dell’area sarà regolato dai nuovi strumenti, che darebbero la possibilità di insediare la grande distribuzione. «Sono strategie di lunga durata: noi guardiamo con lungimiranza, programmiamo interventi oggi per avere un riscontro tra qualche anno».
La novità emersa in commissione ed inserita nel documento di inquadramento preoccupa però le opposizioni. Anche perché, oltre ai centri commerciali, ci sono ancora i dubbi sulle regole che riguardano le due strutture di media distribuzione che si trasferiranno nel nuovo quartiere: «il Piano delle Regole presentatoci – spiega Matteo Ciampoli (Ln) – fa riferimento alla variante per quanto riguarda i trasferimenti. Ma a suo tempo, quando si discuteva sulla variante, ci dissero che la questione sarebbe stata regolamentata proprio dal Piano delle Regole. Ma allora quando risolviamo la questione? Non discipliniamo nulla? L’amministrazione decida, ma dica in modo chiaro cosa sceglie. A questo punto, giù la maschera!». La preoccupazione di Lega Nord, Pd e Sinistra è infatti che le aree lasciate libere in città dalle strutture che si trasferiranno siano occupate da nuovi supermercati, raddoppiando di fatto il numero di superfici commerciali.
L’altro motivo di critica dell’opposizione riguarda invece le regole di perequazione e i premi per chi costruirà edifici con criteri di sostenibilità ambientale: «E’ prevista non solo la riduzione degli oneri di urbanizzazione, ma anche un premio volumetrico. Un aumento dei metri cubi costruiti aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla variante: comunque vada, che costruisce ci guadagna sempre» commenta Cinzia Colombo della Sinistra. Pierluigi Galli, invece, ha sollevato la questione del parere del parco del Ticino, che chiedeva vincoli precisi per dare il benestare alla variante. Vincoli che saranno presi in considerazione in una fase successiva, assicura la maggioranza.
I consiglieri di minoranza hanno chiesto, viste le novità emerse nel corso della seduta, che anche la prossima seduta sia dedicata all’esame del documento e che il voto sia rinviato ad una ulteriore seduta. Disponibilità in tal senso è arrivata dal presidente della commissione territorio Giacomo Peroni, mentre l’assessorato spingerebbe per chiudere la fase in commissione già settimana prossima, per arrivare quanto prima al voto in consiglio comunale.
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