Perdichizzi perdona gli arbitri. Pillastrini i suoi uomini
Dopo una partita tiratissima, sorrisi e sportività tra i due allenatori. Il coach di Brindisi si affida al giudizio delle immagini

Stefano Pillastrini prima di parlare, aspetta un pò più del solito. Giusto il tempo di vedersi sfilare davanti le immagini di Childress e il canestro “last-second” ad asta ormai chiusa. «Partita difficilissima – dice il coach della Cimberio -. Questa era una partita in cui noi avevamo tutto da perdere, perché tutti già prima pensano che la vincerai. Tirando da subito benissimo quattro bombe da tre, ci siamo rilassati. Questo è un errore che una grande squadra non dovrebbe mai fare».
In genere, un buon comandante, quando si sente baciato dalla fortuna, tenta sempre di fare pari e patta con il destino per non sminuire la propria impresa. «Il loro canestro da tre è stato trovato. Il nostro canestro all’ultimo secondo è stato eseguito».
Perdichizzi e Pillastrini si incrociano e si sorridono nel corridoio. Si scambiano un’ultima battuta. Entrambi sanno, però, che hanno qualcosa da recriminare a chi aveva in mano il destino della partita : gli arbitri. L’unica sorpresa sgradita in un PalaWhirlpool pieno come un uovo.
(foto, sopra: Pillastrini discute "pacatamente" con l’arbitro)
In genere, un buon comandante, quando si sente baciato dalla fortuna, tenta sempre di fare pari e patta con il destino per non sminuire la propria impresa. «Il loro canestro da tre è stato trovato. Il nostro canestro all’ultimo secondo è stato eseguito».
Perdichizzi e Pillastrini si incrociano e si sorridono nel corridoio. Si scambiano un’ultima battuta. Entrambi sanno, però, che hanno qualcosa da recriminare a chi aveva in mano il destino della partita : gli arbitri. L’unica sorpresa sgradita in un PalaWhirlpool pieno come un uovo.
(foto, sopra: Pillastrini discute "pacatamente" con l’arbitro)
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