Ronde bocciate alla Camera. Governo battuto sul decreto sicurezza
Dodici franchi tiratori della maggioranza si sono schierati con l'opposizione bocciando le due norme a cui la Lega Nord teneva di più: ronde e permanenza dei clandestini nei Cpt. Il Carroccio chiede l'intervento di Berlusconi. Marantelli, Pd: «La nascita della Pdl ha acuito le tensioni con la Lega»
Alla fine il decreto sulla sicurezza è passato ma depurato delle ronde e del provvedimento sulla permanenza degli immigrati clandestini nei Cpt. Una sconfitta secca per la Lega nord che ha fatto della sicurezza il suo araldo. Così secca che non parteciperà al voto finale. Il doppio veto alla Camera è arrivato dunque su due norme che il Carroccio considerava vitali: le ronde, vengono stralciate dal decreto, la permanenza dei clandestini nei Cpt, viene cancellata grazie al voto di alcuni parlamentari della maggioranza che si schierano con l’opposizione impallinando gli alleati padani. Adesso il ministro dell’Interno leghista, stando così le cose, dal 26 aprile dovrà rimettere in libertà 1.038 clandestini. Il Carroccio a questo punto chiede esplicitamente l’intervento del premier.
«Nel suo primo anno di attività sul tema della sicurezza – commenta il deputato del Pd Daniele Marantelli – il governo presenta un bilancio deludente. I tagli alle forze dell’ordine, la scarsa efficacia dell’uso dell’esercito nelle città e l’aumento degli sbarchi a Lampedusa segnano in modo implacabile il confine tra la propaganda e la realtà. La dura ed incisiva opposizione del Partito Democratico ha costretto il governo a togliere dal decreto il provvedimento sulle ronde. Si tratta di una sconfitta bruciante in particolare per la Lega che delle ronde ha fatto e fa una bandiera ideologica» .
«Il governo – continua Marantelli – è stato sconfitto anche sul voto sulle espulsioni degli immigrati. Si tratta di una vittoria della ragione. Sono state sconfitte le posizioni estremiste che avrebbero portato l’Italia fuori dall’Europa. Come era prevedibile, la nascita del PDL ha fatto emergere evidenti divisioni nel PDL ed ha acuito le tensioni tra il PDL e la Lega. Queste tensioni sono destinate a crescere. Sul tema della sicurezza il PD invita il governo ad abbandonare gli slogan e a metter a disposizione, invece, più risorse, uomini e mezzi».
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