Tosi (PD): la Regione non rispetta il patto con gli enti locali
Treni: niente estensione a giugno delle linee suburbane da Milano a Treviglio e Lodi
Riceviamo e pubblichiamo
Non ci sarà a giugno l’aumento dei treni da Milano a Treviglio, da Bergamo a Treviglio e da Lodi a Milano mediante l’attivazione delle linee S (treni suburbani), come invece previsto dal patto per il trasporto ferroviario siglato tra la Regione, le Province e gli operatori del trasporto pubblico a novembre scorso. Lo si è appreso ieri durante la riunione tecnica sul servizio ferroviario regionale del quadrante Sud – Est, dove ai presenti è stato confermato che con l’introduzione dell’orario estivo non ci sarà l’attesa novità, espressamente richiesta dalle province di Cremona e Lodi, che avevano fatto emendare il testo del patto per mettere nero su bianco l’impegno della Regione. Ecco cosa c’è scritto nel patto, al comma 2 dell’articolo 18: « In particolare Regione Lombardia si impegna, direttamente o per il tramite di nuove maggiori risorse ottenute dal livello statale, ad assicurare la disponibilità dei finanziamenti necessari per realizzare i nuovi servizi a partire dallo sviluppo delle Linee S verso Treviglio, Lecco e Lodi nel corso dell’anno 2009 con contestuale attivazione del nuovo servizio ferroviario regionale… » .
Netto il commento del PD: “La Regione non rispetta i patti con i pendolari e con gli enti locali – dichiara Stefano Tosi, consigliere regionale del PD – e questa ne è l’ennesima conferma. Ci aspettiamo che l’assessore Cattaneo, che a nome della Regione aveva preso un preciso impegno, contraddica quanto detto e confermi il potenziamento di un servizio che ha subito nel 2008 un rilevante calo di affidabilità e che da dicembre ha avuto modifiche pesanti per i pendolari”.
Dietro la mancata attivazione delle linee S probabilmente anche lo scontro tra la Regione e Trenitalia per le divergenze riguardo il nuovo contratto di servizio, ormai scaduto dalla fine del 2007. A questo proposito si segnala l’ultimo sgarbo: Trenitalia ha comunicato alla Regione che non fornirà più i dati sull’affidabilità delle tratte, l’indicatore che permette, quando il contratto è in vigore, di corrispondere ai pendolari il bonus come risarcimento dei disagi subiti.
“Quei dati – conclude il consigliere – sono un indicatore importante per monitorare la qualità del servizio e l’atteggiamento di Trenitalia è assolutamente ingiustificabile. Ci chiediamo quando la Regione e Trenitalia intendano siglare il nuovo contratto di servizio”.
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