Cremona: “Il denaro del Comune per le famiglie più povere”

Sugli aiuti alle fasce più deboli punta il sindaco uscente candidato nella lista "Insieme per crescere"

“La festa è davvero finita. E’ inutile pensare a come investire i soldi in opere pubbliche o in altre iniziative inutili e di facciata. Le famiglie di Morazzone hanno bisogno di aiuto anche quelle che fino a qualche tempo fa vivevano in una situazione normale”. Giancarlo Cremona (nella foto), l’attuale sindaco di Morazzone si ricandida con la lista “Insieme per crescere” . Con un’idea forte che sorregge tutto il programma elettorale, cambiare la strategia e puntare su un solo grande obiettivo: aiutare le fasce più deboli ad uscire dalla crisi. Il resto verrà dopo. Se nelle casse comunali dovesse restare “qualche soldo” altrimenti pazienza.
”Sono stanco di sentire candidati sindaci che puntano la campagna elettorale sul fatto che in lista ci sono professionisti che si metteranno al servizio dei cittadini. E’ un aspetto che io do per scontato: noi siamo qui per questo, per garantire ai cittadini capacità, responsabilità e professionalità. Sono altri gli aspetti che contano, in parte credo di averli già soddisfatti nella passata legislatura ma oggi le esigenze sono cambiate, e vivere a stretto contatto con i cittadini mi ha consentito di avere il polso della situazione di capire quali sono le nuove esigenze”.
Il programma elettorale di Cremona spiega cosa è stato fatto, passando in rassegna ogni cosa dall’arredo urbano all’organizzazione di rassegne teatrali, dal rifacimento dei marciapiedi, all’installazione di un servizio di videosorveglianza.
”La cosa che mi preme dire di più, però – continua Cremona – è che tutto quello che ho fatto, l’ho fatto pensando al bene comune. Posso anche aver sbagliato alcune volte, ma l’esperienza mi ha insegnato che è impossibile soddisfare tutti e le esigenze di tutti. Quindi bisogna procedere per priorità e io mi sento di dire che Morazzone ha bisogno solo di una cosa. Pensare ad aiuti economici per le famiglie: potremmo valutare di istituire borse di studio oppure libri scolastici gratis per chi dimostrerà di averne bisogno. Le opere pubbliche? Non serve più nulla, basta concludere i lavori sulla strada provinciale 20 con il rifacimento dei marciapiedi”.
Giancarlo Cremona è anche il firmatario di un provvedimento “storico” quello del bonus bebè che prevedeva
 l’assegnazione di un contributo una tantum di 500 euro per ogni bambino non primogenito. Il requisito richiesto per ottenere tale cifra era la cittadinanza italiana di almeno un genitore e comunque cittadinanza "ab origine" (dalla nascita) italiana, dell’Unione Europea o Svizzera dell’altro genitore. Il provvedimento scatenò diverse polemiche: “L’ho già detto e lo ripeto – commenta Cremona – non lo rifarei più. E’ costato troppo al Comune che ha dovuto sborsare diverso denaro per i ricorsi”. “Fa parte della storia, magari degli errori commessi: oggi investirei quel denaro per migliorare la scuola e creare una dote a tutti gli alunni della primaria del paese”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2009
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