Dodici corpi e migliaia di anime
Nel cimitero si trova un pezzo della storia di questo paese fondato cinquecento anni fa da "quattro ladroni" che hanno poi lascito i loro cognomi alla storia
Negli anni della seconda guerra mondiale Monteviasco aveva alcune centinaia di abitanti. Poi via via ha iniziato a svuotarsi e oggi ci vivono dodici persone tra cui due bimbe.
La pace e la natura sono gli elementi che più caratterizzano il paese. La si respira ovuinque, ma al camposanto tutto diventa ancora più delicato.
Un piccolo spazio con poche tombe tra cui quella di una suora e due sacerdoti. I cognomi sono sempre quelli: Ranzoni, Morandi, Dellea e Cassina. Poche le eccezioni, qualche Tosi e un Di Giulio Maria Cesare, un finanziere di 20 anni "Caduto vittima del dovere il 4 settembre del 1917" segno che anche quassù impazzivano le battaglie della grande guerra.
Maria Dellea è stata l’ultima a trovare la propria pace nel piccolo cimitero alla fine del 2008. Un pese dove si vive a lungo, tanti ottantenni e Rosa Cassina poi li batte tutti. È nata il 4 dicembre del 1905 ed è sepolta dal 6 marzo 2007.
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