Garzelli sogna l’impresa, Di Luca la realizza
Nella Cuneo-Pinerolo la maglia rosa attacca in discesa e vince in solitaria. Grande fuga del varesino che si aggiudica la Cima Coppi e conquista la maglia verde; Basso perde 29" nell'ultima discesa
PINEROLO – nostro inviato – Sono due i grandi protagonisti della tappa più lunga del Giro 2009, ambedue italiani, ambedue sommersi dagli applausi dal gran pubblico che ha affollato qui a Pinerolo il rettilineo di arrivo. Danilo Di Luca non solo resta in maglia rosa ma vince anche la tappa con uno spunto da campione grazie al quale incrementa anche il vantaggio sui più immediati inseguitori, Stefano Garzelli invece sogna a lungo di fare un’impresa epocale, conquista la maglia verde e la cima Coppi anche se ciò non basta per centrare il primo successo stagionale.
NELLA SCIA DI COPPI E CHIAPPUCCI – Ed è stato proprio il campione di Besano a regalare le emozioni maggiori. Nella tappa da Cuneo a Pinerolo, omaggio (anche se su percorsi diversi) a quella che consacrò una volta per tutte Fausto Coppi, sulla salita del Sestrieres che El Diablo Chiappucci divorò nella fantastica cavalcata del Tour ’92 e sulla quale proprio Garzelli costruì la sua vittoria al Giro 2000, il varesino è stato autore di una cavalcata sensazionale. Scattato sul Moncenisio, il Garzo si è ritrovato presto da solo anche se forse avrebbe preferito avere con sé qualche compagno di avventura. Visto il suo vantaggio crescere, Stefano ha proseguito a tutta sul Sestrieres, “Cima Coppi” (ovvero punto più alto) di questo Giro per essere ripreso a 25 chilometri dall’arrivo dagli inseguitori Visconti e Grivko. Il capitano dell’Acqua&Sapone non si darà per vinto rimanendo con il gruppetto di Basso e terminando undicesimo a Pinerolo dove troverà anche la maglia verde di miglior scalatore.
PANTERA ROSA – Il finale però è ancora di Di Luca, già primo a San Martino di Castrozza. Dopo essersi mosso in prima persona per stoppare il tentativo di Pellizotti la maglia rosa prima ha atteso l’ultimo strappo alle porte di Pinerolo, poi ha lasciato il friulano, Menchov e Sastre sul posto volando tutto solo sul traguardo. Altro colpo di bravura e di intelligenza tattica quindi per l’abruzzese che mette tutto il fieno in cascina possibile prima della cronometro di giovedì alle Cinque Terre dove i favoriti saranno gli stranieri. Intanto però, davanti c’è lui.BASSO SPIAZZATO – Dopo Bergamo, altra tappa interlocutoria in casa Liquigas, a stare leggeri. La tattica verdeblu lascia di nuovo perplessi, con Pellizotti ancora protagonista di un attacco che alla fine risulta infruttuoso e Basso dietro a limitare i danni. Certo, questi tracciati sono un problema per Ivan visto che le salite impegnative quando ci sono si trovano troppo lontano dal traguardo. Poi in questo caso ci si è messa pure la discesa verso Pinerolo a dare problemi al cassanese che ha chiuso a 29” dal vincitore insieme a Leipheimer, Garzelli, Armstrong e al “gorlese” Rogers capace ancora di rimanere tra i primi. Resta il fatto che ancora una volta la tattica in casa Liquigas non convince non tanto per gli attacchi (pure Basso ci aveva provato) ma soprattutto perché il friulano nel finale ha tirato al pari di Sastre e Menchov contribuendo ad aumentare il distacco di Ivan.
SI VA IN LIGURIA – Domani – martedì – torna un tracciato adatto ai velocisti con la Torino-Arenzano. La carovana quindi andrà in Liguria con un antipasto paesaggistico di quella che è considerata la tappa-chiave. Giovedì arriva infatti l’attesa cronometro di 60 chilometri alle Cinque Terre dove la classifica, tanto o poco, salterà per aria.
NIENTE SPUMANTE – La chiusura della tappa e della giornata è stata dedicata dall’intera carovana a Fabio Saccani, il motociclista al seguito morto in un incidente mentre si recava alla partenza di Cuneo. Per questo motivo è stato annullato il cerimoniale e, quando Danilo Di Luca (commosso quando ha avuto la notizia) è salito sul podio, al posto dello spumante è arrivato un minuto di silenzio partecipato da tutto il pubblico.
Giro D’Italia – 10a tappa
Cuneo-Pinerolo (262 km)
Ordine d’arrivo: 1) Danilo DI LUCA (Ita – Lpr-Farnese) in 6h30’43” (media 40,233 km/h) 2) Franco Pellizotti (Ita – Liquigas) a 10"; 3) Denis Menchov (Rus – Rabobank), s.t. 4)Caros Sastre (Spagna – Cervelo) s.t. 5) David Arroyo (Spa – Caisse d’Epargne) a 26"; 7) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 29"; 11) Stefano Garzelli (Ita – Acqua&Sapone) s.t.
Classifica Generale: 1) Danilo DI LUCA (Ita – Lpr-Farnese); 2) Denis Menchov (Rus – Rabobank) a 1’20"; 3) Michael Rogers (Aus – Columbia) a 1’33"; 4) Levi Leipheimer (Usa – Astana) a 1’40"; 5) Franco Pellizotti (Ita – Liquigas) a 1’53"; 7) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 2’03"; 29) Stefano Garzelli a 7’32".
Maglia Ciclamino: Di Luca 97 pt, Boasson-Hagen 65, Petacchi 60.
Maglia Verde: Garzelli 45 pt; Di Luca 27; Grivko 16.
Maglia Bianca: Lovkvist, Seeldrayers a 2’39", Rodriguez a 4’05".
Maglia Ciclamino: Di Luca 97 pt, Boasson-Hagen 65, Petacchi 60.
Maglia Verde: Garzelli 45 pt; Di Luca 27; Grivko 16.
Maglia Bianca: Lovkvist, Seeldrayers a 2’39", Rodriguez a 4’05".
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