Lara Comi: «Le MPI: un microcosmo poco valorizzato»
La candidata Pdl alle elezioni europee ha incontrato Giorgio Merletti, presidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese
«Il vero problema – ha affermato ieri pomeriggio, mercoledì 20 maggio, Lara Comi nella sede provinciale dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese – è la mancanza di collegamento tra le MPI e la grande distribuzione. Così le micro e piccole imprese devono essere innovative e sempre in movimento perché chi tutela il Made in Italy, valorizzandolo, lo rappresenta anche in Europa. Inoltre, chi rappresenta l’Italia a Bruxelles è bene che impari l’inglese: se non si comprende ciò che dicono gli altri è difficile procedere ad un dialogo che sia vantaggioso per tutte le parti». Lara Comi, candidata del Popolo della Libertà alle elezioni europee, risponde alle domande di Giorgio Merletti, presidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese – anche nel ruolo di Presidente di Confartigianato Lombardia e vicepresidente vicario di Confartigianato nazionale – e di Marino Bergamaschi, direttore generale della struttura di Viale Milano.
«Le micro MPI – ha incalzato la candidata – devono dimostrare di sapersi rigenerare e reinventare prima sul loro territorio e poi a livello europeo. Possedere un mercato anche da conto-terziste ma assicurarsi di poter crescere e controllare un loro mercato personale sul quale poter contare per sopravvivere. Dunque, l’Europa dovrà sempre più scommettere sul principio di sussidiarietà che, è giusto ammetterlo, in Lombardia ed in altre regioni del Nord Italia funziona, ma in tutta Italia proprio no. Ecco perché le MPI sono un microcosmo – economico e sociale – poco valorizzato o, addirittura, poco conosciuto».
«Perché l’imprenditore – prosegue la Comi – cerca di pesare sempre meno sullo Stato e ad essere indipendente, ma non tutto può essere risolto con le proprie forze. Lo Stato, e di conseguenza l’Europa, dovranno tutelare sempre più l’impresa. E soprattutto quelle micro e piccole che, al contrario delle grandi, non sono salvaguardate sotto il punto di vista del rischio».
<Desideriamo che il mondo che noi rappresentiamo – ha dichiarato Marino Bergamaschi, direttore generale dell’Associazione Artigiani – sia valutato per ciò che ha fatto e fa per l’Italia intera. Più credito (e a condizioni vantaggiose), controlli ai confini, gestione dei flussi di immigrazione e nessun protezionismo economico. Piuttosto tagliare i passaggi burocratici e facilitare le MPI nell’accedere ai finanziamenti, ai contributi ed ai bandi europei. E tutelare il capitale umano, prima e vera risorsa dei nostri imprenditori>.
Lara Comi sa ciò che vorrebbe fare in Europa, se tutto andrà bene: <Il primo passo sarà quello di creare un ufficio nel Nord Ovest dove ospitare un rappresentante di tutte le realtà con le quali entrerò in contatto durante questo mio tour. Per potermi rivolgere direttamente a loro quando si tratterà di dover discutere su temi cari al mondo economico e dell’associazionismo di questo territorio>.
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