Riparte il programma di formazione “Discovery Clinic”

Il laboratorio viaggiante multimediale si rinnova e riprende il suo tour per l’Italia. A Varese la nuova tappa. Obiettivo: prevenire le malattie cardiovascolari

Cardiologi, geriatri, internisti che operano in ospedale e sul territorio sono i protagonisti della terza edizione di Discovery Clinic, il programma di formazione itinerante che si svolge su un laboratorio multimediale viaggiante su ruote. Un progetto di formazione – unico nel suo genere – che coinvolge direttamente il medico raggiungendolo nella propria città. L’iniziativa fa tappa oggi a Varese: il truck sosterà infatti in Piazza della Repubblica dalle 9.00 alle 17.00. Il programma di formazione innovativo, che sfrutta le più moderne tecnologie didattiche presenti sul truck che si muove in tutta Italia, consente la massima interattività per tutti i partecipanti all’evento. Il progetto “Discovery Clinic”, rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di sanofi-aventis e Bristol-Myers Squibb nel miglioramento delle conoscenze mediche per una miglior cura del paziente con una Sindrome Coronarica Acuta.
Approfondimenti scientifici, coinvolgimento in sessioni di discussione e soluzione di casi clinici multimediali, condivisione delle più attuali questioni legate alla gestione delle Sindromi Coronarica Acute e particolare attenzione al paziente sia in fase di ricovero ospedaliero sia in fase domiciliare. Sono questi alcuni degli “strumenti” messi a disposizione da Discovery Clinic, un modo del tutto originale di “fare formazione”, che pone tutti i partecipanti in grado di interagire con i relatori usufruendo di tutte le tecnologie a bordo.
“Come è ben noto, l’aterosclerosi, cioè il deposito di grassi a livello della parete delle arterie con conseguente progressiva formazione di ‘placche’ che ostruiscono le arterie stesse, è la malattia killer più importante nei paesi economicamente avanzati. Con il termine sindrome coronarica acuta si definiscono diverse condizioni cliniche caratterizzate dalla rottura di una placca aterosclerotica a livello delle arterie coronariche, le arterie che irrorano il cuore, e dalla conseguente formazione di una trombosi che altera la normale circolazione sanguigna attraverso il vaso, provocando quindi carenza di sangue ed ossigeno nell’’area cardiaca dipendente dall’arteria ostruita – spiega il Dottor Alberto Limido, Direttore Responsabile Utic, Ospedale Circolo di Varese. Il blocco della circolazione ed il conseguente danno per il cuore sono direttamente legati all’entità ed alla durata dell’occlusione, per cui il tempo che intercorre tra l’inizio dei sintomi e il trattamento della lesione è cruciale. Quanto prima si arriva in ospedale, tanto maggiori sono le possibilità di limitare i danni al cuore, migliorando quindi la prognosi del paziente nel lungo termine”.
Trattare correttamente questa patologia, che interessa centocinquantamila persone l’anno in Italia e purtroppo risulta mortale in circa cinque casi su cento, rappresenta oggi una sfida importante per la cardiologia. La sindrome coronarica acuta riconosce diversi fattori di rischio, come l’eccesso di colesterolo LDL detto “colesterolo cattivo”, l’ipertensione, il diabete, il sovrappeso ed il fumo ed è quindi sempre più alta l’attenzione degli esperti nel trasmettere al paziente la necessità di seguire un corretto stile di vita e una corretta terapia preventiva . Sotto questa luce ha dimostrato i suoi benefici la terapia antiaggregante, che mira a ridurre la tendenza delle piastrine a “legarsi” tra loro dando luogo ad un trombo all’interno del vaso.
“Un fenomeno così complesso e pericoloso può oggi essere combattuto efficacemente attraverso la cosiddetta ‘doppia antiaggregazione’, ovvero unendo l’acido acetilsalicilico (aspirina) ad un farmaco chiamato clopidogrel – fa sapere Limido. Questo trattamento è oggi indicato nel trattamento immediato di numerose forme di sindrome coronarica acuta, per mantenere la pervietà del vaso e per prevenire un secondo infarto in chi ha già avuto un grave attacco di cuore”.
La prevenzione – anche di tipo farmacologico quando il medico lo consiglia – rappresenta quindi l’arma più efficace di cui disponiamo per giocare d’anticipo contro le malattie cardiovascolari. Oltre ai medicinali, comunque, rimane irrinunciabile uno stile di vita “salvacuore”: combattere il sovrappeso, fare una regolare attività fisica, dimenticare il fumo, controllare la pressione arteriosa, i valori di colesterolo nel sangue e l’eventuale diabete sono fondamentali per mantenere in salute le arterie coronarie, vere e proprie “autostrade” che portano sangue ed ossigeno al cuore.
L’iniziativa Discovery Clinic ha ricevuto, nel 2007, ben 4 premi BEA – European Best Event Award, tra cui quello della categoria Miglior Innovazione Tecnologica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Maggio 2009
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