Strage di Rho, convalidati in arresti i tre fermi
Il gip Giulia Turri ha trattenuto in arresto i tre presunti responsabili del duplice omicidio verificatosi lunedì 4 maggio. Sono Nicola Tassone, suo fratello Pietro e Domenico De Fazio
Sono stati confermati gli arresti dei tre fermati per il duplice omicidio di Rho. Sono Nicola Tassone, suo fratello Pietro e Domenico De Fazio. Tutti originari del Crotonese. Secondo gli inquirenti i tre avrebbero agito per porre fine alle continue angherie che Umberto Catapano metteva in atto nei confronti dell’ex moglie. La posizione dei tre uomini è aggravate dall’ipotesi di premeditazione: nessuno di loro avrebbe però ammesso le proprie responsabilità.
Questa la scena ricostruita dai carabinieri della compagnia di Monza: lunedì mattina Umberto Catapano si sarebbe recato presso la casa della ex moglie, attuale convivente di Nicola Tassone. Uscendo dall’abitazione senza essere riuscito a vedere la donna, anche eprchè il portinaio lo aveva fermato, conoscendolo, Catapano avrebbe incrociato Nicola e l’amico De Fazio a bordo di un furgone bianco. Da li è cominciato un inseguimento al quale si è aggiunto anche Pietro Tassone, e che si è concluso in un parcheggio senza vie d’uscita in via Aldo Moro.
Lì è poi avvenuto il duplice omicidio che sarebbe stata opera, sempre secondo gli inquirenti, del solo Pietro Tassone che ha scaricato sui Catapano padre e figlio il caricatore della sua calibro 9, non prima che suo fratello frantumasse il parabrezza della Mercedes con una sprangata. Fondamentale per ricostruire la vicenda sono state alcune testimonianze di persone che hanno assistito alla scena e le parole di Francesco Catapano, che tra l’altro ha solo avuto la sfortuna di aver accompagnato in auto il figlio, cui era stata sospesa la patente: era estraneo alla vicenda. la sera prima del delitto l’ultima lite fra Catapano junior e la sua ex moglie, S.E., per la custodia del figlio che l’uomo tenevacon sè negli weekend, e che la donna temeva finisse per seguire le orme del padre.
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