Finanza vaticana: “E la pietà cristiana dov’è?”

È stato presentato dall'autore Gianluigi Nuzzi e dal procuratore varesino Maurizio Grigo, all'interno della Libreria del Corso, il libro "Vaticano S.p.a."

Fondazioni di suore inesistenti alle quali erano intestati conti su cui circolavano fiumi di denaro; operazioni finanziarie più che discutibili e spregiudicate mascherate da opere di carità; carriere politiche, ecclesiastiche e finanziario costruite su operazioni dai contorni sbiaditi, per non dire tenebrosi. Questa è la parte nascosta della finanza vaticana che riemergere dal passato grazie "Vaticano S.p.a." il libro di Gianluigi Nuzzi presentato ieri sera in un’affollatissima libreria del Corso alla presenza dell’autore e del Procuratore di Varese Maurizio Grigo.

Un libro che raccoglie l’inedito archivio di documenti di monsignor Renato Dardozzi, una tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Marcinkus, Sindona, Calvi, monsignor Donato de Bonis, Giulio Andreotti, sono una piccolissima parte dei nomi coinvolti a vario titolo nella storia di una finanza che di santità aveva ben poco.
«Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca – dice l’autore Nuzzi – una vera e propria “lavanderia” nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato del Vaticano». Anche i soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana: «titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le Sante messe trasferiti in conti personali, con le più abili alchimie finanziarie».
Il ibro contiene un’infinità di storie, dati, nomi di politici e preti, ma soprattutto ingiustizie, soprusi e vicende che a un certo punto della presentazione fanno sbottare un uomo tra il pubblico, che tra il costernato e l’incollerito chiede: "Ma la pietà cristiana? che fine ha fatto?".

Sul sito della casa editrice "Chiarelettere" è possibile seguire la rubrica curata dall’autore e trovare tutti i documenti, migliaia e migliaia di carte, lettere e provvedimenti giudiziari, contenuti nel libro-inchiesta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Luglio 2009
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