Tentato omicidio La Mera, tre arresti

I Carabinieri della Compagnia di Rho hanno identificato e tratto in arresto gli autori del tentato omicidio di Fulvio La Mera, l'uomo selvaggiamente picchiato lo scorso sabato 18 aprile

I Carabinieri della Compagnia di Rho hanno identificato e tratto in arresto gli autori del tentato omicidio di Fulvio LA MERA.

Si tratta dei due fratelli C.G., 26 anni, e C.V., 23anni, entrambi residenti a Pregnana Milanese, celibi, operai, già con pregiudizi di Polizia, e di L.A., 25 anni, originario di Rho ma da tempo trasferitosi sulla riviera romagnola, anche lui celibe e con precedenti penali.

Lo scorso sabato 18 aprile 2009, alle ore 3.00 circa, Fulvio La Mera, 29enne di Pogliano Milanese, celibe, già noto alle Forze dell’Ordine per alcuni precedenti in materia di stupefacenti, mentre stava rientrando nella sua abitazione di via Fabio Filzi, è stato aggredito e picchiato selvaggiamente da alcuni uomini poi scappati a bordo di un’autovettura. La Mera era stato lasciato moribondo sul selciato del cortile.

I vicini di casa, richiamati dalle urla e dalle richieste di aiuto del ragazzo, hanno chiamato immediatamente sia il 118 che i Carabinieri della Compagnia di Rho.
Il La Mera è stato ricoverato all’ospedale “Fatebenefratelli” di Milano, e sottoposto a ben tre interventi chirurgici alla testa per ridurre gli effetti delle emorragie. Dal coma è uscito soltanto dopo 20 giorni.

Un primo fondamentale contributo alle indagini è stato dato dalla telecamera attiva nella piazza del Municipio di Pogliano: che ha ripreso un’auto, poi risultata essere un’Alfa 156 SW di colore blu, che si allontanava a velocità sostenuta.
L’analisi dei fotogrammi ha permesso di individuare la targa: il mezzo risultava in uso a soggetti con i quali la vittima era in contatto e frequentazione.
Fondamentali risultavano poi i tabulati telefonici: prima di essere aggredito il soggetto aveva ricevuto alcune insistenti chiamate.
Il risveglio del La Mera, rimasto come detto circa 20 giorni tra la vita e la morta, dava il contributo decisivo: riferiva di aver avuto poco prima dell’aggressione un diverbio con tre soggetti che corrispondevano agli indiziati.

Banale il movente del pestaggio: un debito di 30 Euro per una vincita alla slot machine. Sullo sfondo, storie di droga e degrado. C.V. e C.G. sono stati arrestati alla periferia di Rho, mentre L.A. è stato rintracciato nella Provincia di Forlì-Cesena, grazie al prezioso contributo dei Carabinieri della Compagnia di Cesenatico.
I tre soggetti si trovano ora in carcere; dovranno rispondere di tentato omicidio in concorso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2009
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