Due uomini arrestati per stalking, fine dell’incubo per le mogli

“Ti ammazzo e se scopro che hai un altro ammazzo anche lui”, le donne convivevano da tempo con minacce di questo genere. A una delle due sarebbe anche stato puntato un coltello sulla pancia






Continua il monitoraggio, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Rho, delle situazioni famigliari a rischio, con particolare riferimento a quelle condotte rientranti nella nuova fattispecie penale di “stalking”. E nella serata di ieri altri due uomini, un italiano ed uno straniero, sono stati arrestati per aver perseguitato da mesi le mogli, le quali dopo anni di violenza avevano attivato le procedure per la separazione.
Simili le modalità di arresto, entrambi sono stati bloccati sotto casa delle vittime, a bordo di autovetture, in attesa che le ex mogli uscissero di casa per reiterare i loro atti persecutori.
I Carabinieri sono intervenuti proprio in quanto chiamati dalle donne, che vinte le paure e resistenze si erano finalmente convinte a raccontare l’inferno in cui erano costrette a vivere.
Nello specifico, i militari della Stazione di Settimo Milanese hanno arrestato P.C., 37 anni, milanese, dipendente A.T.M., responsabile appunto di stalking nei confronti della ex moglie, 36enne infermiera di Settimo Milanese, con la quale era sposato da anni ed ha una bimba piccola.
L’uomo, oltre ad evidenziare un carattere violento, nel mese di gennaio aveva confidato alla moglie di avere un’amante, salvo poi pretendere di essere perdonato.
La donna aveva quindi naturalmente attivato le pratiche per la separazione, scatenando in tal modo la reazione dell’uomo.
Quest’ultimo, trasferitosi dai propri genitori, avrebbe iniziato a pedinarla, aspettarla sotto casa, inviarle sms, telefonarle in orari notturni.
Non ottenendo risultati, avrebbe poi cambiato modalità: piombava in casa, la percuoteva e minacciava “ti ammazzo e se scopro che hai un altro ammazzo anche lui …dillo anche ai Carabinieri che ti ammazzo, il tutto, sempre secondo quanto ricostruito dai carabinieri, mettendole alla tempia le dita delle mani a simulare una pistola e lo sparo ovvero prendendo un coltello da cucina e minacciando di conficcarglielo nella pancia.
Una furia che non si sarebbe fermata neppure all’interno dell’Ospedale di Milano in cui lavora la donna; qui aveva minacciato di uccidersi e quindi aveva danneggiato a calci una delle porte del Reparto.
Un incubo terminato alle 20 di ieri sera: la donna, che da qualche giorno aveva denunciato i fatti ai Carabinieri della Stazione di Settimo, riceve degli sms minatori ed affacciatasi dalla finestra vede il marito posizionato sotto casa; chiama immediatamente i militari che arrivano subito sul posto ed arrestato in flagranza l’uomo.

Con le stesse modalità è stato catturato, a Novate Milanese, S.A., 43enne pakistano, operaio, anche lui fermato sotto casa della ex convivente, una 26enne badante rumena.
Anche in questo caso anni di violenze e la decisione della donna di abbandonare l’uomo, il quale tuttavia non si rassegnava. Mesi di minacce, telefonate, pedinamenti, sms, percosse, fino alla cattura avvenuta intorno alle 22 di eri sera. Entrambi gli uomini sono già stati tradotti nel carcere di S.Vittore.






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Pubblicato il 29 Agosto 2009
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