Tessera del tifoso, la soluzione arriva da Gallarate

La King Company, partner di Telecom e per conto della Lega Pro ha preparato gli strumenti per mettere in pratica il contestato provvedimento voluto dal ministro Maroni. Il via nel 2010, ma Como-Varese avrà già le modalità previste per il futuro

Il lungo precampionato della stagione calcistica, apertasi domenica scorso con il primo turno sia in Serie A e B sia in LegaPro, ha avuto quest’anno un motivo di discussione in più rispetto ai tradizionali argomenti legati al mercato dei giocatori.
Al centro della diatriba c’è la famigerata "tessera del tifoso", la card voluta dal ministro dell’Interno Maroni che dal 2010 sarà – pare – l’unico strumento che permetterà di seguire la propria squadra in trasferta. La decisione ha subito suscitato polemiche su parecchi fronti, oltre che tante perplessità: domenica scorsa per esempio a Varese gli ultras sono rimasti per protesta fuori dal Franco Ossola (e i gruppi organizzati di tutta Italia hanno in previsione una protesta di massa a Roma il prossimo 5 settembre) ma anche altre voci autorevoli si sono levate contro la "tessera". Il presidente del Palermo Zamparini ha parlato senza mezzi termini di «assurdità liberticida» mentre una delle penne più stimate del panorama giornalistico, Gianni Mura di Repubblica, ha attaccato ministro e provvedimento con un articolo senza peli sulla lingua. La più recente voce contraria è stata infine quella del commissario tecnico della Nazionale, Marcello Lippi.

Intanto però i lavori preparatori per far funzionare la tessera proseguono, anche vicino a noi. È infatti di Gallarate l’azienda incaricata dalla Lega Pro per mettere a punto il sistema informatico che permetterà di utilizzare questo nuovo strumento. Si tratta della King Company, partner di Telecom Italia, società specializzata in soluzioni software, produzioni multimediali e progetti wireless e RFId (quest’ultima è l’area aziendale interessata dal progetto).
La King Company, più precisamente, si occupa sia della creazione del cosiddetto data center nel quale saranno contenuti i dati di ogni tipo relativi al possessore della tessera, alla squadra per cui è registrato e ai biglietti, sia della parte di sviluppo del software sui palmari realizzati appositamente da Datalogic, con cui gli steward delle diverse società effettuano la lettura della carta. Il sistema – spiegano da Gallarate – è già certificato sia dal Cnr sia dall’Agenzia dell’entrate.
«Domenica scorsa abbiamo collaudato il sistema a Carrara (nelle foto), dove si è disputata Carrarese-Celano» spiegano gli ingegneri di King impegnati sul progetto e guidati da Gianluigi Testa. «In assenza delle tessere che sono ancora in fase di consegna abbiamo svolto la prova con i biglietti, che sono dotati di codice a barre e quindi possono essere identificati attraverso il lettore ottico. Settimana prossima daremo il via ufficialmente al progetto in quattro partite compresa Como-Varese allo stadio Sinigaglia dove i palmari saranno utilizzati presso i vari ingressi. Gli altri club interessati sono Cavese, Colligiana e Carrarese».

Il tanto atteso derby tra lariani e biancorossi sarà giocato molto probabilmente senza i tifosi ospiti: a riguardo si attende la decisione della Questura comasca anche se tutto lascia pensare che verrà preso il medesimo provvedimento dell’anno scorso. Una situazione che – sostengono i fautori della "tessera del tifoso" – non si presenterà in futuro, perché i possessori della card non subiranno limitazioni. Forse sarà davvero così ma intanto, per l’ennesima volta, lo spettacolo sportivo verrà mutilato e costretto tra burocrazia e rischi di violenza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Agosto 2009
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