Vuelta al via, Basso in missione per la maglia oro

Il varesino partecipa per la prima volta alla corsa a tappe spagnola e punta in alto sfidando Valverde, Sanchez e Evans: «È un percorso adatto a me». Si parte dall'Olanda, conclusione a Madrid: ben cinque gli arrivi in salita

Si comincia dall’Olanda, come da moda recente cui hanno già ceduto Giro e Tour, ma si finisce come di consueto a Madrid domenica 20 settembre: è la 64a edizione della Vuelta a España, la terza grande corsa a tappe mondiale che quest’anno registra l’assalto del nostro Ivan Basso.
È la prima volta che il campione di Cassano, primo al Giro 2006 e quinto quest’anno (quarto, se Di Luca verrà squalificato) e due volte sul podio del Tour de France, affronta l’avventura spagnola ma non per questo la sua partecipazione sarà meno bellicosa.

BASSO D’ATTACCO – Supportato da una Liquigas-Doimo che – a parte Bennati che si dedicherà agli sprint – sarà concentrata sul varesino, Ivan ha parlato chiaramente di "missione maglia oro". «Sono deciso a lasciare il segno – ha detto Basso nei giorni scorsi, mentre trascorreva l’ultimo ritiro con i compagni a Ternate – Cinque arrivi in salita, tappe insidiose e ricche di ascese oltre a due cronometro da fare “a tutta”: non posso negare che il percorso sia adatto alle mie caratteristiche. Questo fattore, insieme alla buona forma che ho raggiunto grazie alle corse di agosto, mi lasciano propendere verso l’ottimismo: la vittoria finale è un obiettivo concreto».
Basso non dimentica però quanto accaduto in primavera quando il Giro pareva alla sua portata, soprattutto dopo il successo al "Trentino", ma che poi si è rivelato più duro del previsto. «Quello era il primo impegno di altissimo livello dopo il mio rientro. È stato un passo fondamentale che mi ha fornito utili indicazioni, così nei mesi estivi ho potuto concentrarmi sugli aspetti da migliorare, come i cambi di ritmo. Infine ho scelto di affidarmi alle sensazioni personali piuttosto che ai dati scientifici». Le gare disputate in questo 2009 hanno detto infatti che il "motore" di Ivan sulle grandi salite è già rodato a puntino; i problemi maggiori nel tenere il passo dei migliori sono invece nelle prove a cronometro e appunto sui cambi di ritmo: anche al Trofeo Melinda di sabato scorso Basso, dopo aver scremato il gruppo con un attacco potente, non ha saputo dare l’ultimo colpo per restare in testa da solo.

IL PERCORSO – La partenza della Vuelta, come detto, avverrà domani (sabato) dall’Olanda e più precisamente da Assen con una breve cronometro individuale di 4,8 chilometri. Dopo tre tappe nei Paesi Bassi e una con arrivo in Belgio (a Lieja, martedì) la corsa si sposterà in Spagna a partire da giovedì con la Tarragona-Vinaròs. Sabato 5 a Valencia primi verdetti interessanti, con una cronometro individuale di 30 chilometri che darà uno scossone alla classifica e sarà seguita dal primo arrivo in salita all’Alto de Aitana e dalla tappa con sette colli di lunedì con termine al Xorret del Catì. Altro momento chiave sarà il terzo weekend della corsa con gli arrivi consecutivi all’Alto de Velefique (venerdì 11), Sierra Nevada (sabato 12) e La Pandera (domenica 13) che concluderà la serie di traguardi in quota. L’ultima settimana non sarà comunque tranquilla, con diverse frazioni che presentano salite anche insidiose. Poi, sabato 19, si decideranno gli ultimi giochi nella bella cornice di Toledo con l’ultima cronometro di 28 chilometri.

GLI AVVERSARI – L’assalto di Basso alla Vuelta dovrà per forza passare dall’attacco frontale ai grandi idoli del ciclismo spagnolo, tradizionalmente caricati a mille quando gareggiano nella corsa di casa. Su tutti c’è l’embatido, Alejandro Valverde (Caisse d’Epargne), coinvolto nel medesimo scandalo che costò a Ivan due anni di squalifica ma vergognosamente graziato dalle autorità iberiche; con lui in squadra anche l’ottimo Joaquim Rodriguez, unico a salvarsi dal naufragio spagnolo a Varese2008. Poi, in assenza di Contador, c’è Zubeldia a guidare l’Astana con il rientrante Vinokourov e l’esperto Kloeden mentre l’olimpionico Samuel Sanchez guiderà gli agguerriti baschi dell’Euskatel. Tra gli stranieri, detto di Basso, c’è attesa per Cadel Evans (Silence-Lotto) uscito a pezzi dal Tour e per l’altra squadra italiana, la Lampre di Damiano Cunego e Alessandro Ballan (foto S.Raso) che devono affinare la condizione in vista del Mondiale di Mendrisio. Nella squadra di Saronni c’è anche il friulano di Carnago Enrico Gasparotto mentre rimanendo agli italiani va segnalata la presenza di Rinaldo Nocentini (Ag2r), a lungo in giallo al Tour.
Altri possibili corridori da prime posizioni sono Mosquera (Xacobeo), Gesink (Rabobank), Xavier Tondo (Andalucia), Kirchen (Columbia) e in teoria gli uomini della Saxo Bank al via con i fratelli Schleck e Cancellara. Questi ultimi però, come altri, dovrebbero abbandonare dopo circa la metà della Vuelta per preparare al meglio il mondiale. Bello infine anche il confronto tra gli sprinter, con Bennati a sfidare i vari Boonen, Farrar e Freire.

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Pubblicato il 28 Agosto 2009
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