“Chi l’ha visto” collega i casi di Vittorio e Patrizia
Nella trasmissione di Rai Tre è stato affrontato il caso della donna di Castelveccana e dell'uomo di Cuveglio scomparsi a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. L'ipotesi di due storie intrecciate tra loro viene però esclusa dai famigliari
«I due abitano in provincia di Varese e tutti e due sono scomparsi . Abbiamo cercato di capire se si conoscevano». Federica Sciarelli, conduttrice della trasmissione “Chi l’ha visto”, sta parlando dei due scomparsi varesini: Vittorio Restelli di Cuveglio e Patrizia Rognoni di Castelveccana. Il loro caso è stato affrontato all’inizio della trasmissione e l’ipotesi presa in considerazione è che le due scomparse in qualche modo siano collegate tra loro. A circa metà programma è arrivata però una dichiarazione dei famigliari a escludere qualsiasi collegamento tra le storie di Vittorio e Patrizia.
Tra le coincidenze considerate “strane” dagli autori di “Chi l’ha visto” c’è il fatto che Vittorio abiti vicino all’ex marito di Patrizia. Circostanza però a cui non dà peso nè la sorella Graziella Restelli nè il nipote, che invece sottolineano la fine recente della storia d’amore dello scomparso con una ragazza siciliana , durata 4 anni e arrivata al capolinea. La donna rifiuta di farsi intervistare dalla trasmissione. Il nipote di Restelli, Nicolò Farinella, invece ha un ricordo nitido diello zio che risale a poco prima della sua sparizione. Rammenta, infatti, un certo nervosismo in una risposta di Vittorio Restelli ad una domanda, fatta dal nipote, sulla automobile. Particolare questo non irrilevante, considerato che l’uomo è scomparso a bordo della sua vettura.
La trasmissione ha ricostruito anche le vicende principali della vita di Patrizia Rognoni: la separazione dal marito, l’estenuante vicenda giudiziaria che ne era seguita, il legame con la figlia. L’avvocato Corrado Viazzo, che la assiste nella sua battaglia legale, è stato tra gli ultimi a vederla prima della scomparsa. La donna, infatti, era andata nello studio di Luino senza prendere un appuntamento con il professionista. Circostanza ritenuta strana per le abitudini della donna, precisa e meticolosa. In trasmissione è intervenuta con una telefonata anche un’amica di Patrizia che ha ricordato le vicende della separazione. L’avvocato della Rognoni esclude due delle tre ipotesi: il suicidio e l’allontanamento volontario. Nel frattempo in riva al lago Maggiore sono arrivati anche gli uomini del Centro subacquei dei Carabinieri di Genova. Le ricerche verranno effettuate scandagliando i fondali del lago tra Maccagno Castelveccana e Laveno Mombello con un piccolo sommergibile.
Tra le coincidenze considerate “strane” dagli autori di “Chi l’ha visto” c’è il fatto che Vittorio abiti vicino all’ex marito di Patrizia. Circostanza però a cui non dà peso nè la sorella Graziella Restelli nè il nipote, che invece sottolineano la fine recente della storia d’amore dello scomparso con una ragazza siciliana , durata 4 anni e arrivata al capolinea. La donna rifiuta di farsi intervistare dalla trasmissione. Il nipote di Restelli, Nicolò Farinella, invece ha un ricordo nitido diello zio che risale a poco prima della sua sparizione. Rammenta, infatti, un certo nervosismo in una risposta di Vittorio Restelli ad una domanda, fatta dal nipote, sulla automobile. Particolare questo non irrilevante, considerato che l’uomo è scomparso a bordo della sua vettura.
La trasmissione ha ricostruito anche le vicende principali della vita di Patrizia Rognoni: la separazione dal marito, l’estenuante vicenda giudiziaria che ne era seguita, il legame con la figlia. L’avvocato Corrado Viazzo, che la assiste nella sua battaglia legale, è stato tra gli ultimi a vederla prima della scomparsa. La donna, infatti, era andata nello studio di Luino senza prendere un appuntamento con il professionista. Circostanza ritenuta strana per le abitudini della donna, precisa e meticolosa. In trasmissione è intervenuta con una telefonata anche un’amica di Patrizia che ha ricordato le vicende della separazione. L’avvocato della Rognoni esclude due delle tre ipotesi: il suicidio e l’allontanamento volontario. Nel frattempo in riva al lago Maggiore sono arrivati anche gli uomini del Centro subacquei dei Carabinieri di Genova. Le ricerche verranno effettuate scandagliando i fondali del lago tra Maccagno Castelveccana e Laveno Mombello con un piccolo sommergibile.
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