Addette al check-in al terminal 2, la denuncia del Cub Trasporti

Insulti, spintoni, minacce: le nuove regole di easyJet mettono in crisi i passeggeri che si rifanno sulle addette ai banchi: "Una situazione incresciosa che deve finire", tuona il sindacato

Nuove regole per i bagagli. A Malpensa le addette al check-in sono mesi che subiscono  insulti, spinte e denunce da passeggeri che non conoscono i nuovi regolamenti della compagnia easyJet, alla quale il terminal 2 è stato appaltato quasi in toto: «Si tratta di episodi incresciosi. Denunciati alla Polaria, a Enac e a Sea – spiegano i rappresentanti sindacali del Cub Trasporti -. Le misure della compagnia sono rigide (si può portare come bagaglio a mano un solo collo, che deve misurare 55X40X20 centimetri e non di più, pena l’imbarco nella stiva e il pagamento di costosi sovrapprezzi). Al check-in è tassativo controllare che tali crismi siano rispettati alla lettera: un vero e proprio massacro per le povere addette al check-in, poiché il 90 per cento dei passeggeri è irregolare e, con ciascuno di loro, si rischia di intavolare una discussione senza fine dai toni più o meno accesi a seconda dell’educazione di quest’ultimo. Da qualche mese, se possibile, la situazione ha iniziato addirittura a peggiorare: è stata infatti istituita per gli agenti di check-in una nuova posizione, la figura del “controllore bagagli easyJet”, spesso personale precario e femminile. Tutti i controlli sulla pelle della persona che si trova a ricoprire la posizione controllo bagagli, la quale, non solo viene insultata, ma anche spintonata e se fortunata perfino denunciata sotto gli occhi inerti e pacifici della sicurezza Sea (a parte poche ma buone eccezioni) e della polizia. Questa situazione deve finire».

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Pubblicato il 14 Ottobre 2009
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