“Dopo il riso in Cina portiamo le biotecnologie in America”

«Siamo contenti di essere qui oggi e l’apertura del Biocell rappresenta una bella inversione di tendenza. – Paolo Alli, capo gabinetto della presidenza della Regione Lombardia (nella foto a destra con il governatore Patrick),  commenta l’inaugurazione del Biocell -. Dopo aver portato il riso Gallo in Cina, portiamo le biotecnologie nella patria di questa ricerca».
Come mai la Regione Lombardia si è impegnata a fianco del Biocell?
«Il presidente Formigoni segue dalla nascita con grande interesse questo progetto e fino all’ultimo sperava di poter essere presente direttamente lui. La bontà del progetto ha avuto una testimonianza diretta anche nella giornata della sua inaugurazione con tante personalità. Ci hanno ricevuto a braccia a perte e siamo nella patria delle biotecnologie. La regione è attiva in questo campo dal 2005, quando stringemmo un  accordo con lo stato del Massachusetts proprio per la ricerca. Ne fanno parte ospedali e aziende. Da un punto di vista qualitativo il progetto del Biocell è il più importante ed avanzato. In genere sono gli americani che vengono ad insegnarci. Questa volta è il contrario».
Non siete preoccupati che questo favorisca una ulteriore fuga di cervelli?
«Questo purtroppo è un dato di fatto. Stiamo cercando di favorire un’inversione di tendenza. Un esempio concreto è l’accordo con le Camere di commercio per favorire risorse per la ricerca e l’internazionalizzazione che vada in aiuto ai ricercatori. L’idea è quella di sviluppare reali opportunità di lavoro e una certa attrattività. Noi abbiamo settori in cui siamo ancora all’avanguardia e su quelli possiamo attivare ulteriori sforzi per far arrivare nella nostra regione giovani permettere ai nostri di non lasciare il proprio territorio».