È tempo di fiabe
Si apre la sesta edizione della rassegna Teatro in libertà – spettacoli per grandi e piccini
C’era una volta il tempo. Era una fiaba in cui ascoltare e ascoltarsi per dar vita a un momento di condivisione. Un giorno quel tempo per tutti finì e ognuno ebbe il proprio: solo, diviso, lontano dagli altri. Talvolta però alcuni si incontrano liberamente, e nasce qualcosa: è allora che il tempo per tutti si risveglia.
Così la rassegna “Teatro in libertà” intende riproporre il tempo insieme dando vita al teatro insieme. La condivisione è un valore che si trova alle radici del far teatro: si condividono emozioni, paure, sorrisi, ma si condivide principalmente tempo.
Per la sesta edizione la rassegna promossa dall’ACP (Associazione Cultura Popolare) ha come protagoniste le fiabe tradizionali e classiche: conosciute da tutti i bambini grazie a televisione o trascrizioni, ma nate oralmente e dunque da un momento di condivisione.
La fiaba che dà avvio alla rassegna il 25 ottobre è “Biancaneve”, presentata da Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato come un “gioco d’attori” a cui partecipano parole, corpi, movimento . Gli attori scivolano da un personaggio all’altro con semplicità condividendo con il pubblico un’esperienza piacevole e divertente, comprensibile a diversi livelli di lettura.
Il secondo appuntamento è per il 22 novembre con Roberto Anglisani :“enidutilos” è una reinterpretazione de “Il brutto anatroccolo” di H. C. Andersen attraverso tematiche come l’emarginazione, l’educazione ad ascoltarsi, la solitudine, evocando spazi e sensazioni con la sola forza della parola. L’appuntamento successivo è per domenica 6 dicembre con il Teatro all’improvviso. “A nord della primavera” ci racconta poeticamente l’avventura del diventare grandi attraverso l’insegnamento all’amore e al rispetto verso la natura che regola e scandisce i ritmi della vita. Nel 2010 tre appuntamenti: il 17 gennaio “Sirenetta – una storia sotto/sopra il mare” con la Compagnia della Corte / progetto Spazi Vuoti: tutti gli elementi visivi e gli ambienti della storia vengono trasferiti nelle parole, nelle azioni, nei corpi degli attori per un risultato commovente, spaventoso, ma soprattutto divertente.
Il 28 febbraio il Teatro Agorà presenta “Il soldatino di stagno” . Un’intensa e poetica storia d’amore racconta la vita fatta di diversità, emozioni, prove di coraggio, speranza, ma soprattutto racconta con il sorriso la morte: l’evento che ha più forte legame con la vita e con l’amore.
Il tempo per tutti si è già risvegliato: ti aspetta, ti cerca, si fa racconto e teatro.
Gli spettacoli hanno luogo la domenica alle ore 16.00 presso il centro scolastico Canavée di Mendrisio.
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