“Il Premio Chiara è un premio nazionale”

Bambi Lazzati, organizzatrice del Premio Chiara – Festival del Racconto, tira le somme dell'edizione 2009

Bambi Lazzati fa il punto della situazione sull'edizione 2009 del Premio ChiaraAll’indomani della premiazione del Premio Chiara 2009, che ha visto trionfare lo scrittore sardo Flavio Soriga su Giorgio Faletti e Gaia Manzini, Bambi Lazzati (foto) fa il punto della situazione rispetto all’intera manifestazione, ricordando che gli eventi non sono ancora conclusi.
Cosa può dire di questa edizione del Premio Chiara?
«Sono molto soddisfatta. Abbiamo all’attivo ancora il Chiara Bimbi che ha sede ad Azzate. Un evento che spera di avvicinare i più piccoli alla lettura, e che quest’anno sarà a cura di Marco Bertarini, un ragazzo emiliano di talento. Abbiamo poi in programma anche un match di “pugilato letterario”: Raul Montanari e Tiziano Scarpa si sfideranno sul libro di Pinocchio di Collodi. Un evento particolare, per adulti, che avrà addirittura un arbitro a moderare il confronto».
Come è andata la finale di domenica scorsa?
«Ritengo che sia stata una cerimonia dai tempi giusti, e con contenuti in armonia tra loro. Sono stata contenta della partecipazione della giuria: abbiamo ricevuto184 schede di voto su 200 che sono state distribuite, e per me è un successo, dato che spesso la gente legge i libri ma poi si dimentica di votare. Anche il cantautore Dente, con la sue canzoni e la sua visione dell’amore, mi è piaciuto molto».
E della vittoria di Flavio Soriga cosa ne pensa?
«È bravo e schietto. Mi ricorda Paolo Rossi. Con la sua ironia ha conquistato il pubblico, e ha sbaragliato la concorrenza. In generale i tre finalisti erano davvero belle persone, con alle spalle buone case editrici. Un bel mix, che mi ha fatto percepire il Premio Chiara come una manifestazione veramente nazionale».
Come ha risposto il pubblico alle proposte del Chiara?
«Anche qui mi posso dire soddisfatta, perché abbiamo avuto un bel pubblico e una buona affluenza. A volte capita di fare manifestazioni di livello, che però non vengono seguite. Sono contenta soprattutto della giuria popolare, che ha dimostrato di aver letto i libri e di averli valutati seriamente. Lo dimostra la vittoria di Soriga contro Faletti, e la vittoria di Leonardo Bellomo per la sezione giovani. Il ragazzo viene da Venezia e assicuro che neanche uno dei giurati era veneziano. Quindi, certi discorsi riguardo alla vittoria in base all’appartenenza o meno al territorio, non hanno senso».
A proposito del Chiara Giovani, gli Amici di Piero Chiara offrono qualche “aggancio” per delle pubblicazioni future?
«Il Chiara Giovani può essere un buon trampolino di lancio. I giovani che arrivano in finale vedono i loro racconti stampati sul libretto, che possono tranquillamente portare in una casa editrice per farsi conoscere e valutare. Personalmente io non mi occupo di pubblicazioni. Non è né il mio lavoro né il mio stile fare pressioni a una casa editrice per far pubblicare qualcuno».
Adesso cos’ha in programma? Ha già in mente il Premio Chiara 2010?
«Innanzitutto va regolata la parte burocratica dell’edizione 2009. Bisogna pensare a regolare i conti con gli sponsor, scrivere i rendiconti e fare un mucchio di altre cose. Poi, ovviamente, bisognerà iniziare a pensare al bando di concorso del prossimo anno, e al nuovo tema per il Chiara Giovani. Vorrei davvero trovare qualcosa di nuovo. Posso però già annunciarle una novità…»
Quale?
«Data la scarsità di fondi che abbiamo riscontrato per questa edizione, abbiamo deciso di chiedere al vincitore di quest’anno, Flavio Soriga, di scrivere un racconto che poi inseriremo in “Confini 2010”, il classico quaderno del Chiara che però quest’anno non è stato possibile pubblicare».
Dalle sue risposte si può capire che rimarrà ancora a lungo al timone del Chiara…
«In verità spero di trovare in futuro qualcuno che possa sostituirmi, magari solo parzialmente. Per ora posso dire che ho trovato un buon gruppo di lavoro, con cui mi trovo veramente bene. Anzi, mi sento davvero di sottolineare come quest’anno, per la prima volta, il Premio Chiara sia frutto di una proficua e positiva collaborazione. Ho trovato delle persone con cui è davvero un piacere lavorare».

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Pubblicato il 28 Ottobre 2009
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