Slay a Losanna, in attesa di giudizio

Il pivot della Cimberio comparirà giovedì mattina davanti al Tas per un disguido risalente alla stagione scorsa. Lo accompagnerà Vescovi: «Spero che tutto finisca presto»

Domani – giovedì 22 ottobre – è il giorno del giudizio per Ronald Slay. Il pivot americano della Cimberio infatti dovrà comparire a Losanna davanti al Tas (Tribunale arbitrale per lo sport), per rispondere del disguido avvenuto durante lo scorso campionato dopo la partita che la sua Caserta giocò a Teramo.
In quell’occasione Slay, con il compagno Diaz, ebbero la colpa di andare negli spogliatoi dopo essere rimasti da soli e al freddo nello stanzino adibito ad antidoping, fecero una doccia e ritornarono a disposizione dei medici per fare pipì come da regolamento. La loro breve assenza fu però segnalata dai commissari e così partì la procedura di sanzione che ha già portato (dal Coni) a un mese di squalifica per i due giocatori.

Quando tutto pareva in archivio però, è intervenuta la Wada (agenzia mondiale antidoping) che ha riaperto il caso e lo ha spedito, appunto, al Tas di Losanna dove sarà ascoltato il lungo di Memphis. Slay è partito mercoledì pomeriggio per la città svizzera accompagnato dal proprio avvocato e da Cecco Vescovi, general manager della Pallacanestro Varese che ovviamente non ha ruoli in tutto quel che è accaduto ma che è spettatrice molto interessata al futuro di Slay. La situazione è già nota in casa biancorossa, tanto che il contratto del pivot prevede una clausola apposita in caso di squalifica, ma chiaramente le speranze della Cimberio sono tutte tese a un’assoluzione.
«Purtroppo è difficile fare previsioni – spiega Vescovi prima della partenza – perché non esistono casi analoghi ma solo simili e perché non sappiamo qual è l’orientamento del Tas in questo momento. Dipendesse da me, le cose sarebbero chiare: c’è stata una piccola mancanza già sanzionata, e la mia speranza è che si prenda atto di come sono andati davvero i fatti. Voglio pensare positivo, ma da me non dipende nulla. Tra l’altro, al momento, non sappiamo neppure se la sentenza sarà immediata o arriverà dopo qualche tempo».

L’audizione prevede la testimonianza dello stesso Slay, di tre testimoni sentiti in diretta tramite conference call (un dirigente, un medico e l’allenatore di Caserta in quel momento; il tecnico è Fabrizio Frates), mentre la rappresentante della Giba, il sindacato dei giocatori, sarà presente in aula.
La speranza in casa Cimberio deriva anche da un caso che come detto non è identico ma simile, quello dell’ex calciatore del Varese Possanzini e del suo compagno di squadra Mannini, ambedue assolti dall’assise di Losanna dopo un disguido relativo all’antidoping. Di sicuro c’è un fatto: Varese ha bisogno di capire subito come finirà la vicenda anche per sostituire – nell’eventualità peggiore – il giocatore. Radio mercato parla di un interessamento per l’esperto sloveno Marko Tusek, un’eventualità che Vescovi non nega: «Potrebbe anche essere una soluzione ma situazione e tempistica non ci permettono di agire sul mercato per il momento. Spero tutto finisca presto e bene, perché così non ci possiamo muovere».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2009
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