Un accordo per evitare il “fai da te” della sicurezza
L'organismo paritetico provinciale salute e sicurezza per il commercio e Inail hanno siglato un accordo per organizzare e rendere efficace la formazione alla sicurezza sul lavoro nel terziario. E' il primo in Lombardia
Sono stati i primi in Lombardia, e probabilmente anche in Italia. L’organismo paritetico provinciale salute e sicurezza per il commercio e Inail hanno siglato un accordo per organizzare e rendere efficace la formazione alla sicurezza sul lavoro nel terziario: un accordo che fisserà i termini e gli impegni di una più strutturata formazione aziendale specifica per i commercianti.
Formazione più che mai importante, visto che anche nei negozi e nella grande distribuzione non mancano gli incidenti, e le situazioni a rischio: «Penso a tutte le volte in cui si toglie l’osso al prosciutto – commenta Fiorenzo Dariol, imprenditore del commercio e ristoratore – ed è ben difficile convincere chi fa questo gesto da decenni a mettere il grembiule e il guanto d’acciaio».
Con la nuova legge 106, che ha definitivamente sancito la nascita del testo Unico sulla sicurezza varato con il decreto 81 e che sostituisce la ormai storica legge 626, L’importanza della formazione alla sicurezza è infatti ancora più ampia di prima: quello che era un corso di formazione iniziale diventa infatti una specie di “formazione continua” su tre anni che coinvolge i lavoratori responsabili e il datore di lavoro.
Fondamentale perciò una attività di coordinamento tra Inail, che ha allargato le sue competenze da semplice ente assicurativo agli ambiti della prevenzione e della formazione, e l’organismo paritetico provinciale, nato con la legge 626 e realizzato in collaborazione tra datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori.
«Sono orgogliosa di firmare il primo protocollo del genere a livello regionale- spiega Ornella Raccagni, nella foto, direttore Inail di Varese – In un settore in cui gli infortuni non mancano, dove il turn over è alto e l’età dei lavoratori giovane: tutto questo contribuisce a rendere più probabili gli incidenti»
«Il percorso comune che partirà da questo accordo arricchirà la completezza dell’organismo paritetico e anche la sicurezza delle aziende che verranno coinvolte: – commenta Alessandro Castiglioni, nella foto, presidente dell’Organismo paritetico – Perchè formazione significa prevenzione».
A portare la formazione nelle fabbriche, insieme ai corsi, ci penseranno anche i rappresentanti dei lavoratori: «Già ora spesso nei nostri incontri noi facciamo esempi di incidenti, per spiegare l’importanza di un certo tipo di dispositivo o di regola di prevenzione – spiega Gianna Moretto, di Filcams Cgil, rappresentante dei lavoratori all’accordo insieme a Rinaldo Cataldo, della Fisascat Cisl – E’ un modo per riflettere tutti»
L’aumento della formazione richiesta dalla nuova legge sulla sicurezza vedrà in campo non solo il nuovo accordo, ma anche ulteriori risorse finanziarie: nel prossimo biennio sono stimate in più di 100mila euro.
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