Il Web è uno strumento di pace, merita il Nobel
La rivista Wired lancia una proposta che verrà presentata ufficialmente venerdì 19 novembre a Milano. Voi che cosa ne pensate?
“La prima arma di costruzione di massa” è così che definisce Internet Riccardo Luna, direttore della rivista “Wired” Italia. In occasione di “Science for Peace”, venerdì 19 novembre, Wired lancia il progetto “Internet for Peace” candidando il web al Nobel per la pace 2010. Da venerdì il sito www.internetforpeace.org in inglese illustrerà tutti i contenuti della proposta.
”Abbiamo capito – dice il “manifesto” della rivista – che Internet non è una rete di computer, ma un intreccio infinito di persone.
Uomini e donne, a tutte le latitudini, si connettono tra loro, attraverso la più grande piattaforma di relazione che l’umanità abbia mai avuto. La cultura digitale ha creta le fondamenta per una nuova civiltà. E questa civiltà sta costruendo la dialettica, il confronto e la solidarietà attraverso la comunicazione. Perché da sempre la democrazia germoglia dove c’è accoglienza, ascolto, scambio e condivisione. E da sempre l’incontro con l’altro è l’antidoto più efficace all’odio e al conflitto. Ecco perché Internet è strumento di pace, ciascuno di noi in rete può essere un seme di non violenza. La Rete merita il prossimo Nobel per la Pace. Sarà un Nobel dato a ciascuno di noi”.
Non tutti, però, sono d’accordo. Gli "internauti"si dividono tra favorevoli e contrari. C’è chi tiene a precisare che l’accesso alle informazioni, in sé, non rappresenta uno strumento di democrazia e che la vera libertà nasce dall’imput che parte della società e arriva alle istituzioni che lo realizzano. Mentre per altri, uno per tutti lo studioso americano BJ Fogg, Internet è uno strumento così potente che potrebbe contributire a far raggiungere la pace nel mondo entro i prossimi 30 anni.
La candidatura, come si diceva, verrà proposta domani, venerdì, a Milano.
E voi che cosa ne pensate? Potete esprimere le vostre opinioni rispondendo al nostro sondaggio.
”Abbiamo capito – dice il “manifesto” della rivista – che Internet non è una rete di computer, ma un intreccio infinito di persone.
Uomini e donne, a tutte le latitudini, si connettono tra loro, attraverso la più grande piattaforma di relazione che l’umanità abbia mai avuto. La cultura digitale ha creta le fondamenta per una nuova civiltà. E questa civiltà sta costruendo la dialettica, il confronto e la solidarietà attraverso la comunicazione. Perché da sempre la democrazia germoglia dove c’è accoglienza, ascolto, scambio e condivisione. E da sempre l’incontro con l’altro è l’antidoto più efficace all’odio e al conflitto. Ecco perché Internet è strumento di pace, ciascuno di noi in rete può essere un seme di non violenza. La Rete merita il prossimo Nobel per la Pace. Sarà un Nobel dato a ciascuno di noi”.
Non tutti, però, sono d’accordo. Gli "internauti"si dividono tra favorevoli e contrari. C’è chi tiene a precisare che l’accesso alle informazioni, in sé, non rappresenta uno strumento di democrazia e che la vera libertà nasce dall’imput che parte della società e arriva alle istituzioni che lo realizzano. Mentre per altri, uno per tutti lo studioso americano BJ Fogg, Internet è uno strumento così potente che potrebbe contributire a far raggiungere la pace nel mondo entro i prossimi 30 anni.
La candidatura, come si diceva, verrà proposta domani, venerdì, a Milano.
E voi che cosa ne pensate? Potete esprimere le vostre opinioni rispondendo al nostro sondaggio.
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