Slai Cobas: “Una vergogna chiudere lo stabilimento dell’Alfa”
Corrado Delle Donne dello Slai Cobas commenta dall'interno della protesta dei lavoratori dello stabilimento Alfa di Arese che la Fiat vuole chiudere. Alle 11 la fine della manifestazione
«Siamo in tanti, non so quanti, ma tanti». Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai Cobas di Milano, racconta a VareseNews gli ultimi momenti della protesta dei lavoratori dell’Alfa Romeo che hanno occupato l’autostrada: «Avevamo programmato de assemblee davanti ai cancelli dell’Alfa ad Arese, noi dello Slai Cobas alla portineria Sud Ovest e la Fiom Cgil alla portineria centrale – spiega Delle Donne -. Subito si è deciso di spostarci in autostrada per dare un segnale forte. Sono intervenuti anche alcuni esponenti politici, tra i quali Marco Ferrando del Partito Comunista dei Lavoratori che è intervenuto al termine della manifestazione». Delle Donne spiega i motivi della protesta che ha portato i lavoratori ad occupare la sede dell’A8: «Protestiamo da mesi per dire no alla chiusura dell’Alfa di Arese. Ci sono 700 lavoratori di Fiat Auto e Fiat Motori, che arrivano a mille se si contano anche quelli dei call center che rischiano di finire sulla strada. Fiat con una decisione unilaterale ha deciso di spostare 232 lavoratori a Torino a partire dal 4 gennaio: una decisione inaccettabile – prosegue Delle Donne -. Inoltre diciamo no alla politica di Fiat, che si disimpegna da Alfa, ma i cui uomini conservano il comando ad Arese, mettendo in pratica una speculazione su quelle aree, ricevute gratuitamente, in ottica dell’Expo 2015. Ora lasciano a casa i lavoratori, non rispettando gli impegni a tutela dei lavoratori dell’Alfa presi nel 2003 dall’allora ministro del Lavoro Maroni. Bisogna riportare ad Arese la produzione: l’anno prossimo si celebra a Milano il centenario dell’Alfa, è una vergogna che si lasci andare tutto in rovina. Chiediamo che Regione e Governo chiudano i rubinetti alla Fiat se non rispetta gli accordi: andando in questa direzione la Lombardia rimarrà senza progetti per la costruzione dell’auto ecologica tanto esaltata. Chiediamo un incontro immediato con il presidente Formigoni». Alle 11 i manifestanti hanno liberato l’autostrada e sono ritornati all’Alfa ad Arese.
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