“A Malpensa un’odissea che ci ha fatto vergognare”

La neve caduta copiosa anche sullo scalo varesino ha provocato la reazione indignata di due lettori che raccontano cosa è successo e attaccano tutti: Sea, Polizia e copagnie aeree

La nevicata che ha imbiancato tutto il Varesotto e buona parte del centro/nord Italia si è fatta sentire anche a Malpensa. Nello scalo varesino non si sono verificati i disagi di Orio al Serio e Linate, dove circa 1400 persone sono state costrette a dormire in aeroporto. A Malpensa i decolli e gli atterraggi sono stati sospesi fino alle 13 di oggi, martedì 22 dicembre. Sono però arrivate in redazione due lettere critiche con la gestione dell’emergenza. Gli attacchi non hanno risparmiato né la società di gestione dello scalo, né la Polizia, né le compagnie coinvolte. Di seguito pubblichiamo le due lettere dei nostri lettori scontenti
 
Egregio Direttore,
 
questa notte, dopo una interminabile odissea cominciata ieri pomeriggio all’aeroporto di Malpensa, sono riuscito a rientrare a casa a Varese con la mia famiglia, mia moglie e 2 bambini di 7 e 5 anni.
Tramite la Sua prestigiosa testata, volevo ringraziare pubblicamente le seguenti società e istituzioni:
 
1) Società aeroportuale di Malpensa SEA: grazie per NON aver prestato la benchè minima assistenza a tutti i passeggeri bloccati in aeroporto per lunghe interminabili ore, nessun addetto a coordinare il caos, nessuna assistenza alle famiglie con bambini, niente di niente. C’erano decine di mamme sedute a terra mentre allattavano i neonati e nessun responsabile SEA si è degnato di fare qualcosa per loro.
 
2) Easyjet: grazie per averci abbandonati ai gate, al ritiro bagagli e ai check-in senza nessuna assistenza, centinaia di persone che vagavano per l’aeroporto senza sapere cosa fare, nessun addetto ai gate a dare istruzioni, nessuna attenzione per le numerose famiglie con bambini. Che dire, compagnia LOW COST, servizi VERY LOW LEVEL.
 
3) Polizia si Stato: grazie per NON saper gestire emergenze di questo tipo; erano presenti una decina di poliziotti smarriti e assolutamente incapaci di prendere decisioni sul da farsi. A ogni nostra domanda il classico atteggiamento all’italiana: allargamento delle braccia e frase del tipo "questa è la situazione, che possiamo fare?". Ma stiamo scherzando? Funzionari impreparati e incompetenti messi a gestire un aeroporto internazionale come Malpensa? Potevano fare molto, eccome! Per esempio coordinare e seguire il flusso di tutti questi passeggeri ai check-in, al servizio bus navetta per gli hotel, privilegiando le famiglie con bambini. Invece siamo stati abbandonati tutti, della serie arrangiatevi!
 
Purtroppo, oltre a tutti gli italiani presenti, oramai abituati a sopportare lo schifo totale di questo Stato sempre inesistente, erano presenti tantissimi passeggeri stranieri, allibiti per la totale assenza di assistenza, cose mai viste in altre città europee. Le lascio immaginare i commenti di questi passeggeri sul nostro paese, sulla nostra polizia, sull’organizzazione del nostro aeroporto. Il disagio era ampiamente previsto da giorni, non si può attribuire all’imprevisto tutta questa situazione che si è verificata. Mi sono vergognato per l’ennesima volta di essere cittadino italiano.
 
Perdoni il mio sfogo, so benissimo che tanto in questo "bel" paese nessuno è mai responsabile e nessuno pagherà per i disservizi creati a tutti i passeggeri e a tutti i bambini presenti in aeroporto. Mi consolo se penso che sto valutando da tempo l’ipotesi di trasferirmi all’estero con la mia famiglia per motivi di lavoro, e a questo punto, dopo aver vissuto per tanti anni in un paese dove vengono costantemente calpestati e ignorati i diritti dei cittadini, il trasferimento non sarà poi così amaro e sicuramente assolutamente privo di ogni forma di nostalgia.
La ringrazio per l’attenzione e invio distinti saluti, e naturalmente i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
 
Marco Castelli
 
 
Salve, vorrei raccontarvi quello che è successo ieri a Malpensa.
Nevica e si scatena l’inf(v)erno. Alle 16 i tabelloni elettronici segnalano ritardi medi di circa 2 ore. Fuori la nevicata aumenta di consistenza. Non si registrano aggiornamenti di sorta, quando intorno alle 18 e 30 tanti passeggeri diretti a Napoli vengono fatti scendere dall’aereo dopo circa 1 ora di attesa e inizia a diffondersi una certa preoccupazione. Poco prima delle 20 alcune addette comunicano che lo scalo è chiuso e che tutti i voli sono cancellati. Inizia il caos. Pochissimi addetti, informazioni scarse e frammentarie, spesso contrastanti. Ci mandano prima al ritiro bagagli, poi agli arrivi, poi di nuovo alle partenze. Le file assumono proporzioni sconfortanti, il nervosismo dilaga. Vengono predisposti autobus per accompagnare i viaggiatori negli alberghi. Intorno alle 22 si rende necessario l’intervento delle forze dell’ordine per sedare risse ai banchi del chek-in e agli sportelli informazioni. Altri poliziotti sorvegliano e disciplinano l’accesso agli autobus dove si susseguono scene di isterismo e violenza. Tra le 23 e le 24 buona parte della gente riesce a partire per gli hotel in attesa di riprendere l’"avventuroso" viaggio.
 
Antonio Fraiese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2009
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