Disastro Yamamay, Urbino fa il pieno
Dopo un buon primo set Busto si smarrisce e consegna la partita alle ospiti, subendo anche un imbarazzante 8-25. Ora è ottavo posto, Coppa Italia a rischio. Parisi salva solo Kovacova e ammette: «Non ci sono alibi»
Era iniziata nel migliore dei modi, diventa ben presto una serata da dimenticare. Busto perde la bussola contro Urbino: dopo il primo set vinto, le farfalle si squagliano come neve al sole alle prime difficoltà, e lo fanno contro una squadra in gran forma (quarto successo consecutivo) che sfodera un’altra prestazione maiuscola. Brutta, troppo brutta questa Yamamay, che pure ha “rischiato” fino all’ultimo di portare l’incontro al tie break: la squadra di Parisi scivola all’ottavo posto e si stacca sempre più dalle posizioni che contano. Sfortunato il ritorno da titolare di De Luca (19% in attacco) ma i demeriti vanno equamente divisi tra tutte le giocatrici, mentre per la Chateau d’Ax è da sottolineare la prestazione maiuscola di Petrauskaite.
LA PARTITA – Parisi si affida a De Luca dall’inizio, formazione tipo per Salvagni (la sua squalifica è stata commutata in sanzione economica). Fernandinha cerca una possibile chiave della partita battendo su Petrauskaite e ottiene il 3-0; più avanti però la scelta si rivelerà un boomerang perché la lituana risulterà praticamente infallibile. Urbino prova due volte a ricucire (4-4, 8-8) ma sul 9-9 Havelkova e Turlea danno il la a un break di 7-0, malgrado il time out chiamato dalle marchigiane. Il parziale è ormai segnato: c’è tempo per il primo punto in attacco di De Luca (19-13) prima che Turlea vada a chiudere i conti sul 25-20.
Poi la partita cambia: Urbino smette di sbagliare dopo i 9 errori del primo set e con Havlickova e Di Iulio si porta subito sullo 0-3. Turlea tiene in corsa Busto, ma sul 5-7 arriva un altro break urbinate, con difesa protagonista e Bechis che mura De Luca. Sul 6-12 Parisi corre ai ripari inserendo Valeriano per la stessa De Luca, ma Urbino continua a far bene a muro e in difesa e colpisce poi con la potenza di Havlickova: 9-16. Non bastano i punti di Campanari (13-17), sul 15-19 Urbino vola a chiudere con un parziale di 0-6 propiziato dal servizio di Bechis. Tutto da rifare.
Torna in campo De Luca per il terzo set ma Urbino si stacca ancora con due attacchi e un muro di Petrauskaite, che non sbaglia più nulla: 3-7. Ora le marchigiane dilagano e sul 4-11 (ace di Nucu) Parisi si gioca il secondo time out; ma la Yamamay non c’è più, soffre in tutti i fondamentali e Urbino vola 5-16. Arriva anche qualche fischio del pubblico per Havelkova, che subisce l’ace di Petrauskaite (6-21) e lascia il posto a Valeriano. Il parziale si chiude con un nuovo ace, stavolta di Havlickova, per un imbarazzante 8-25.
Poi la partita cambia: Urbino smette di sbagliare dopo i 9 errori del primo set e con Havlickova e Di Iulio si porta subito sullo 0-3. Turlea tiene in corsa Busto, ma sul 5-7 arriva un altro break urbinate, con difesa protagonista e Bechis che mura De Luca. Sul 6-12 Parisi corre ai ripari inserendo Valeriano per la stessa De Luca, ma Urbino continua a far bene a muro e in difesa e colpisce poi con la potenza di Havlickova: 9-16. Non bastano i punti di Campanari (13-17), sul 15-19 Urbino vola a chiudere con un parziale di 0-6 propiziato dal servizio di Bechis. Tutto da rifare.
Torna in campo De Luca per il terzo set ma Urbino si stacca ancora con due attacchi e un muro di Petrauskaite, che non sbaglia più nulla: 3-7. Ora le marchigiane dilagano e sul 4-11 (ace di Nucu) Parisi si gioca il secondo time out; ma la Yamamay non c’è più, soffre in tutti i fondamentali e Urbino vola 5-16. Arriva anche qualche fischio del pubblico per Havelkova, che subisce l’ace di Petrauskaite (6-21) e lascia il posto a Valeriano. Il parziale si chiude con un nuovo ace, stavolta di Havlickova, per un imbarazzante 8-25.
IL FINALE – Dopo una simile batosta rialzarsi è difficile: la Yamamay ci prova con Campanari, che firma due attacchi e un muro per il 9-7. Kovacova, entrata al centro al posto di una Crisanti in difficoltà, fa la sua parte in battuta e rilancia Turlea: 15-12. De Luca trova un importante e contestato muro su Petrauskaite ed è 18-14, ma la lituana si rifà alla grande: dal 20-15 prima riporta sotto Urbino (22-21), poi firma la parità a quota 23. Il servizio di Nucu costringe all’errore Havelkova e regala alle ospiti il primo set point, che Turlea annulla. La solita Petrauskaite si conquista il secondo (24-25) e stavolta Havelkova non passa sul muro di Butnaru: finisce con un’altra impresa di Urbino e con il ko di Busto.
LE INTERVISTE – In conferenza stampa non le manda certo a dire Carlo Parisi, che trova nella fragilità psicologica la causa della sconfitta: «La squadra si è disunita con troppa facilità nel secondo set. Dobbiamo avere più fiducia nelle nostre capacità, bisogna allenare l’aspetto mentale prima ancora della pallavolo. Non ci sono alibi, dobbiamo cambiare tendenza velocemente, perché se aspettiamo che siano gli altri a risolvere i nostri problemi ce la vedremo brutta». L’unico elogio per Kovacova: «Bisogna riconoscerle il grandissimo impegno, in questa situazione di emergenza si sta mettendo a disposizione della squadra per giocare in tutti i ruoli. Stasera ci serviva come centrale, dato che Crisanti aveva perso completamente convinzione e lucidità, e ha fatto anche quello…».
Non cerca scuse nemmeno Barbara De Luca: «Io sto bene, non sono al 100% ma non dò la colpa al mio piede, non mi aspettavo certo di giocare così. Abbiamo trovato molte difficoltà a mettere la palla a terra e di conseguenza ci siamo fatte prendere dall’ansia».
Anche François Salvagni sottolinea indirettamente le colpe della Yamamay: «Non c’è stata nessuna magia, certo dopo il primo set siamo migliorate a muro e in difesa, ma se non fosse calata l’aggressività di Busto al servizio e a muro non ce l’avremmo fatta. La rimonta nel quarto? Se non sbaglio è la settima volta che ci succede in questa stagione: paradossalmente quando siamo sotto riusciamo anche a battere meglio, evidentemente vincere ti aiuta a crederci ancora di più».
Non cerca scuse nemmeno Barbara De Luca: «Io sto bene, non sono al 100% ma non dò la colpa al mio piede, non mi aspettavo certo di giocare così. Abbiamo trovato molte difficoltà a mettere la palla a terra e di conseguenza ci siamo fatte prendere dall’ansia».
Anche François Salvagni sottolinea indirettamente le colpe della Yamamay: «Non c’è stata nessuna magia, certo dopo il primo set siamo migliorate a muro e in difesa, ma se non fosse calata l’aggressività di Busto al servizio e a muro non ce l’avremmo fatta. La rimonta nel quarto? Se non sbaglio è la settima volta che ci succede in questa stagione: paradossalmente quando siamo sotto riusciamo anche a battere meglio, evidentemente vincere ti aiuta a crederci ancora di più».
Yamamay Busto Arsizio-Chateau d’Ax Urbino 1-3 (25-20, 15-25, 8-25, 24-26)
Busto A.: Fernandinha 2, Valeriano 2, Kim ne, Turlea 17, Kovacova 1, Zingaro ne, Campanari 8, Borri (L), Crisanti 5, De Luca 3, Havelkova 15. All. Parisi.
Urbino: Nucu 12, Bechis 3, Havlickova 18, Butnaru ne, Petrauskaite 22, Leonardi (L), Di Iulio 13, Galeotti ne, Masoni ne, Rastelli ne, Fernandez 7. All. Salvagni.
Arbitri: Antonino Genna e Stefano Ippoliti.
Spettatori: 2.058.
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