Giro di vite contro l’evasione della tarsu

L'amministrazione ha avviato una campagna di accertamenti sul pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti da parte dei cittadini

In questi giorni l’Amministrazione Comunale ha avviato una campagna accertamento sulla TARSU, la tassa sullo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, e in particolare sulla base imponibile del tributo. L’evasione, in tutte le sue forme, provoca infatti danni considerevoli alla comunità: dato che il servizio di smaltimento dei rifiuti deve essere comunque pagato, per coprire i mancati introiti derivanti dall’evasione è necessario chiedere un contributo maggiore a chi già versa sulla base di dati corretti, oppure attingere a fonti di finanziamento che potrebbero essere destinate ad altre attività. L’evasione provoca inoltre conseguenze sulla qualità del servizio, perché la stessa programmazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti risulta alterata da dati non corretti.

L’attività di accertamento è svolta da professionisti del settore, delle società Andreani Tributi e Assoservizi, vincitrici di una gara avviata dall’allora assessore Alberto Cattaneo: gli incaricati saranno riconoscibili da appositi tesserini rilasciati dall’Amministrazione Comunale.
E’ importante sottolineare che nessuno è autorizzato a richiedere soldi direttamente ai cittadini, a qualsiasi titolo, ma qualora si verificassero atteggiamenti non corretti i cittadini sono invitati a contattare l’Ufficio Tributi oppure l’Ufficio relazioni con il Pubblico o il Comando di Polizia Locale. Non si prevedono, salvo casi eccezionali, accessi alle abitazioni private, mentre, per le attività produttive, gli accertamenti saranno preventivamente concordati.

I soggetti interessati potranno ottenere informazioni o chiarimenti rivolgendosi al numero 0331/340738, recandosi direttamente presso l’ufficio sopra indicato, oppure inviando la richiesta all’indirizzo di posta elettronica: ufficiotarsubustoarsizio@gruppoandreani.it.
“Prima avremo un chiaro quadro della base contributiva per la Tarsu, prima potremo avviare politiche fiscali per un più corretto rapporto tra il pagamento ed il servizio offerto. Non c’è nessun intento “di fare cassa”, ma solo il desiderio di evitare che pochi disonesti possano gravare ingiustamente sui molti contribuenti onesti” osserva l’assessore al Bilancio Giovanni Paolo Crespi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Dicembre 2009
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