Sale giochi vietate a un chilometro da ospedali e scuole
Ordinanza del sindaco che mette un tetto sulla presenza delel slot, ne limita gli orari utilizzo e vieta l’apertura di sale giochi entro una certa distanza per proteggere studenti e malati. Motivi: “Il danno sociale che provocano è enorme”
Per chi potrà mettere le macchinette nei propri locali, come bar o altro, sono state inserite anche altre regole: l’obbligo mettere le slot machine in un locale separato del bar; il divieto di esporre cartelli che indichino la parola “casinò”, “slot machine” o termini che richiamino al gioco d’azzardo; presente anche una stretta sull’utilizzo degli orari delle macchinette da gioco: mentre i locali possono rimanere aperti dalle 11 del mattino all’1 di notte, le slot machine possono essere utilizzate solo dalle 13 alle 23.
Tutto questo contenuto in tre pagine di regole e contravvenzioni che mettono un limite al gioco d’azzardo, sia a quello già presente nei locali, sia sulla possibilità di aprire sale da gioco. Infatti, considerando la conformazione del territorio e la disposizione di scuole e ospedali, il divieto di apertura di questi locali dedicati all’azzardo è praticamente impossibile sul territorio tradatese, almeno quello densamente abitato.
“Ci siamo resi conto – spiega Candiani – che molti locali aperti al pubblico sono stati invasi da questa tipologia di intrattenimento che a lungo andare è molto pericolosa dal punto di vista sociale. Tanto da provocare danni, a volte irreparabili, a intere famiglie”. Durante la presentazione dell’ordinanza in Municipio a Tradate venerdì mattina, sono stati illustrati anche alcuni dati che spiegano il funzionamento delle slot: il 75% dei soldi dei giocatori vengono restituiti in vincite, il 14 va allo Stato, il resto è diviso tra Lottomatica e gestore dell’esercizio. “Queste macchinette invitano a giocare di continuo – spiega il primo cittadino -. Se si va a giocare in un vero casinò c’è un filtro psicologico, la persona sceglie di andarci. Andare in un bar non è la stessa cosa, si va per fare altro e si viene attratti, coinvolgendo anche minorenni o persone a volte disperate. Non vogliamo fare delle crociate, ma il danno sociale, se non regolamentato, può essere enorme. Al gioco c’è una notevole assuefazione e nell’ordinanza abbiamo anche inserito che all’interno dei locali devono essere esposti cartelli che indichino questa pericolosità nell’uso delle macchinette, esattamente come accade sui pacchetti si sigarette. Il ragionamento è lo stesso”.
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