Accertamenti sulla Tarsu, interrogazione a firma D’Adda e Berteotti (PD)
I consiglieri vogliono conoscere l'entità dell'evasione dell'imposta sui rifiuti, e se i controlli effettuati dalle società cui il Comune ha affidato il recupero dell'evasione siano corretti; "osano" proporre di azzerare le sanzioni sotto un certo limite
Tassa rifiuti sempre al centro dell’attenzione in questo periodo di verifica "a raffica" sull’evasione e di cartelle più o meno pazze in arrivo ai contribuenti evasori, smemorati, o semplicemente scalognati. Sull’argomento chiedono lumi Erica D’Adda e Alessandro Berteotti per il Partito Democratico, inoltrando una interrogazione a risposta in commissione. Sarà l’assessore al bilancio Giovanni Paolo Crespi a dare le risposte del caso.
D’Adda e Berteotti ricordano che i cittadini stanno ricevendo in questi giorni le cartelle di accertamento della Tarsu versata negli ultimi cinque anni; e che l’amministrazione ha affidato l’incarico in questione alle società private Andreani e Assoservizi, le quali, contratto alla mano, "verseranno al comune 2 milioni di euro comunque vadano gli accertamenti".
A fronte di ciò, i consiglieri comunali chiedono di conoscere i dati circa l’evasione della Tarsu che hanno portato a tale scelta (dati che erano pesanti già negli anni scorsi, si parla appunto di due milioni solo fra 2004 e inizio 2008); di avere una prima valutazione in merito ai pagamenti richiesti per “dichiarazione infedele”, per capire, scrivono, se gli errori sono a carico del cittadino o meno, sulla base di quanto già verificato. Inoltre chiedono se, e come, gli importi versati dai cittadini siano stati riscontrati dal fornitore di servizio e quale tipo di controllo abbia effettuato l’amministrazione comunale a garanzia della correttezza e dell’esattezza delle cartelle emesse. E questo è forse il punto dolente, viste le segnalazioni preoccupate giunte della minoranze. Accusate da alcuni, in tutta risposta, di difendere gli evasori.
D’Adda e Berteotti vorrebbero conoscere anche le modalità utilizzate per informare i cittadini e assisterli "ove non comprendessero la ragione dei pagamenti aggiuntivi"; puoi chiedere dei soldi dovuti, ma il cittadino dovrebbe anche sapere il perchè, è la morale. Infine, chiedono se sia stato considerato il fatto che lo sconto per il pagamento immediato "è svantaggioso per i meno abbienti, che sono costretti a ricorrere alla rateizzazione"; e se non sia possibile azzerare le sanzioni almeno entro un certo importo dovuto. Richiesta quest’ultima che sarà molto difficile vedere accolta da un Comune a caccia, come tutti e ottomila i "colleghi" d’Italia, di risorse fresche. A partire da quelle che avrebbe già dovuto avere in cassa da un pezzo, ma non ha mai visto.
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