Faccia a faccia tra Stato e malagiustizia a L’Ultima Parola
La prima puntata della trasmissione di Paragone su Rai Due affronta il tema della giustizia. Tommy Calabrese lancia il suo vaffa
L’ultima parola nella trasmissione di Gianluigi Paragone ce l’hanno le storie delle vittime di malagiustizia, così come sono raccontate e senza tutti gli orpelli linguistici degli ospiti, ieri sera su Raidue a L’Ultima Parola. Il tema della prima serata per il giornalista varesino è stata la giustizia intesa, nella discussione, come momento di incontro per politici, magistrati e giuristi di faccia a faccia tra disperazione di chi ha visto i propri diritti negati dal troppo zelo di alcuni giudici e chi dovrebbe fare e garantire lo stato di diritto e il senso comune di equità nelle sentenze. Il punto (come avrebbe detto Santoro) per Paragone è capire se i magistrati in Italia pagano per i propri errori e se gli organi di autoregolamentazione come il Csm sono in grado di autoregolamentarsi.
Ospiti in studio c’erano l’onorevole Massimo Donadi (Idv), Maurizio Gasparri (Pdl), il magistrato Fabio Roia e, collegato da Roma, il presidente dell’Anm Luca Palamara. Paragone ha tentato di creare un filo diretto tra le istituzioni e il cittadino scontento, cercando di stimolare un dibattito che ha saputo rimanere nei toni pacati. in questo il conduttore ha cercato di distinguersi senza mai perdere il gusto della provocazione. Vivace lo scambio, ad un certo punto, con Luca Palamara .
Se l’obiettivo di Paragone, infine, voleva essere quello di spiazzare allora c’è riuscito molto bene con la sorpresa gradita della bravura di Tommy Calabrese. L’amico che lavora alle Poste ha dato il suo primo punto di vista da cittadino della strada – come l’ha definito Paragone – bacchettando proprio la spettacolarizzazione eccessiva e il bisogno di trasportarne ogni suo aspetto rendendoci voyeurs di noi stessi, capaci perfino di riprendere gesù sulla croce, grazie alla tv e grazie ai nuovi media. Il "vaffa" di Calabrese a tutto questo fa risuonare l’ultima parola detta nella trasmissione dai pendii del Sacro Monte di Varese.
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