In Italia il lavoro è ancora maschile

Per occupazione femminile siamo fanalini di coda in Europa: con una media del 47,2 per cento, di peggio c'è solo Malta

Il lavoro in Italia è ancora una faccenda da uomini, anche nel 2000. Secondo l’indagine Istat che riferisce dello stato dell’occupazione della nostra nazione, a confronto con gli altri paesi UE, permangono notevoli infatti le differenze di genere: le donne occupate sono in media il 47,2 per cento, gli uomini il 70,3. Rispetto alla media Italiana, la Lombardia va un po’ meglio: è occupato infatti più del 76% degli uomini e più del 57% delle donne. Ma in un confronto con il resto d’Europa, sia la nostra regione che la nostra nazione ne escono malconce.

L’Italia è infatti al disotto della media UE, anche nella sua versione allargata a 27, dove il 59% delle donne e il 72% degli uomini ha una occupazione. Ma del tutto impietoso è il confronto con i Paesi Bassi e la Danimarca, dove il 71% e il 74% delle donne sono occupate. A di sotto di noi, solo il piccolo stato di Malta, con la percentuale da record negativo del 37%.
A influenzare la percentuale italiana sono soprattutto le regioni del sud: in Campania solo il 27 % delle donne lavora, in Sicilia sono il 29% e in Calabria il 30% .

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Gennaio 2010
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